c Appello a Napolitano: “No alla rottamazione del Parco dello Stelvio” - 19/01/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 19/01/2011]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: Zeroemission]
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Appello a Napolitano: “No alla rottamazione del Parco dello Stelvio”
Lettera delle associazioni ambientaliste al Presidente della Repubblica affinché si adoperi per ‘salvare’ lo Stelvio. Nei prossimi giorni Napolitano dovrà apporre la firma al decreto che metterà la parola 'fine' a 75 anni di vita del più grande parco nazionale italiano

Con un decreto legislativo approvato il 22 dicembre scorso, il Consiglio dei Ministri ha letteralmente ‘rottamato’ il Parco Nazionale dello Stelvio. Questa l’accusa delle associazioni ambientaliste che denunciano lo smembramento in tre parti del più grande parco nazionale italiano, gestite in autonomia dalle Province di Trento, di Bolzano e dalla Regione Lombardia. Creando, tra l’altro, un pericolo precedente rispetto al delicato equilibrio di rapporti istituzionali che regolano le aree protette.

Contro una decisione “unilaterale” e contro il destino dello Stelvio, “che appare ormai segnato”, le associazioni ambientaliste Cipra Italia, Club Alpino Italiano, Federazione Pro Natura, Legambiente, Mountain Wilderness Italia, Legambiente e Wwf hanno preso carta e penna e hanno scritto un appello accorato al Presidente della Repubblica che nei prossimi giorni dovrà apporre la sua firma al decreto che porrà la parola "fine" a 75 anni di vita del più grande parco nazionale italiano.

Per le associazioni, è inaccettabile che “proprio nell'anno in cui si celebra la ricorrenza dell'Unità d'Italia il nostro Paese riduca a spezzatino un elemento irrinunciabile del paesaggio naturale e culturale del Paese” che è anche una tessera fondamentale del sistema nazionale delle aree naturali protette dell’arco alpino. “La decisione di cancellare l’Ente che garantisce allo Stelvio la gestione unitaria di Parco nazionale, - scrivono - inevitabilmente segna la fine, di fatto e per decreto, di un grande capitolo della storia della conservazione della natura nel nostro Paese”.

Le associazioni sottolineano la funzione di “cerniera, geografica e istituzionale” del parco tra territori, come quelli delle province di Trento e Bolzano, che nella storia della Repubblica “hanno trovato una modalità per conciliare le relative e spiccate specificità culturali, linguistiche e geografiche con l'appartenenza alla più vasta comunità nazionale”. Ma la rottamazione del Parco Nazionale rischia di rappresentare un pericoloso precedente “rispetto a questo delicato equilibrio di rapporti istituzionali, perché - segnalano le associazioni - la decisione di spezzare il parco Nazionale è avvenuta in modo unilaterale”, che rischia non solo “di pregiudicare l'immagine e la credibilità del nostro Paese in materia di politiche di conservazione”, ma anche di innescare un pericoloso “effetto domino” anche per altri parchi nazionali.

E' questa la principale motivazione per cui le associazioni chiedono che il Presidente della Repubblica si adoperi affinché venga innestata l'inversione di marcia per quello che appare, oggi, un destino segnato per il Parco Nazionale".

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