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[Data: 27/01/2011] [Categorie: Animali ] [Fonte: Corriere.it] |
[Autore: Alessandro Sala] |
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Dal laboratorio alla libertà, nuova vita per topi e conigli scampati alla vivisezione A Monza il primo centro di recupero per animali reduci dalla sperimentazione. Che ora possono essere adottati MILANO - Il nome del centro - «La collina dei conigli» - richiama il celebre romanzo di Richard Adams. Ma anche nelle sue finalità è possibile individuare un parallelo con il libro, diventato uno dei classici della letteratura per ragazzi (e non solo): nel racconto dello scrittore inglese gli animali fuggono alla distruzione della loro conigliera; nel rifugio brianzolo i conigli - ma anche topi, criceti, porcellini d'India, cavie, gerbilli e roditori di vario genere sopravvissuti a vivisezione e sperimentazione - cercano una nuova vita. E, possibilmente, anche una nuova casa. Siamo nel cuore del Parco di Monza, in una porzione dell'antica Villa Mirabello, ed è qui che è nato il primo centro italiano per la riabilitazione degli animali da laboratorio. Gli animali vengono curati e coccolati e messi in condizione di trovare nuove famiglie. E questo non riguarda solo i coniglietti. Perché per quanto possa sembrare strano e nell'immaginario collettivo si pensa subito ai cartoni animati, anche i roditori possono essere animali d'affezione, al pari di cani e gatti. Non saranno glamour o eruditi o grandi chef come Mickey Mouse, Geronimo Stilton o il Remy di Ratatouille. Ma, assicurano i veterinari, sono in grado di essere altrettanto di compagnia e di dare grande affetto a chi li accoglie in casa.
La Collina dei conigli (e dei ratti) UNA NUOVA VITA - Secondo alcune stime, sono quasi un milione gli animali che vengono utilizzati ogni anno in Italia come cavie ai fini sperimentali. E a «fine servizio» per la maggior parte di loro non ci sono alternative alla soppressione. Anche per questo è nata la Collina dei conigli, per provare a creare le condizioni per dare almeno a una parte di loro un'altra possibilità. E non è escluso che in futuro il centro venga ulteriormente ampliato e messo in condizione di ospitare anche altri animali domestici abbandonati, oltre a eventuali animali selvatici del Parco - una grande macchia verde di 700 ettari nel cuore dell'area più urbanizzata della Brianza, su cui si affacciano i comuni di Monza, Vedano al Lambro, Biassono e Villasanta - non più in grado di provvedere a se stessi. COCCOLE E RIABILITAZIONE - Per ogni animale sono previsti diversi tipi di cure e di programmi riabilitativi. Alcuni di loro devono letteralmente imparare a «camminare», avendo trascorso tutta la loro esistenza in gabbia e non avendo la struttura muscolare e articolare sufficientemente sviluppata. Altri hanno bisogno di medicinali. Altri ancora necessitano soprattutto di un supporto psicologico, che si traduce perlopiù in momenti di gioco e di coccole. Qualcuno, probabilmente, non riuscirà a guarire mai. Qualcuno forse non riuscirà a trovare una nuova casa. Ma passando dalla Collina avrà potuto almeno per una breve porzione della propria vita capire che l'uomo non è necessariamente un nemico.
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