c In GB si inizia a parlare di quote di energia - 27/01/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 27/01/2011]
[Categorie: Sostenibilità ]
[Fonte: Ecoalfabeta]
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In GB si inizia a parlare di quote di energia

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Ho appena scoperto che in Gran Bretagna esiste un Gruppo Parlamentare sul picco del petrolio e sulla difficile situazione economica. (1).

Ve la immaginate in Italia una commissione di questo genere?

Il gruppo ha appena pubblicato un rapporto in cui si definiscono gli indirizzi strategici.

A quanto mi risulta, è uno dei primi documenti ufficiali, in cui il problema dei cambiamenti climatici è affrontato insieme al problema del picco del petrolio.

Ecco due affermazioni piuttosto impegnative:

  • «dal punto di vista scientifico è chiaro che le decisioni prese nei prossimi anni influenzeranno il clima del pianeta nel millennio a venire» (p. 32)
  • «è un fatto ben stabilito dall'esperienza che il tasso di estrazione del petrolio da un tipico giacimento cresce fino a un massimo per poi declinare... Il concetto di picco si applica alle regioni, agli stati e al mondo intero. (p33)»

Il documento inizia anche a parlare di quote di energia, le TEQ (tradable energy quotas). Sostanzialmente è un modo gentile per parlare di un futuro razionamento.

Sulla base del massimo budget annuale di emissioni di CO2 vengono distribuite delle quote procapite, pari al 40% del budget.Il resto viene venduto dallo Stato. Il guadagno servirà a migliorare l'efficienza energetica britannica e a ridurre la dipendenza dai fossili. (p.13)

Chi usa meno energia (più sobrio e/o più efficiente) può vendere le sue quote, chi ne usa di più può comprarle.

L'idea sembrerebbe funzionare, perchè dovrebbe garantire un disincentivo agli investimenti speculativi e distruttivi dell'ambiente che richiedono investimenti energetici faraonici. Dovrebbe rappresentare inoltre un sostanziale aiuto all'agricoltura biologica.

Speriamo che le quote servano efficacemente a proteggere la popolazione più povera dalla «sfida di vivere la ripida discesa nella disponibilità di combustibili fossili» (p.14), e che non si debba scegliere se usare la propria quota per mangiare o per scaldarsi...

(1) Il gruppo è formato da 9 deputati laburisti, 8 liberali, 1 verde e 2 conservatori. I conservatori hanno la maggioranza in parlamento. Questo significa che

  • ai conservatori la faccenda interessa assai poco;
  • il gruppo non ha alcun potere decisionale.

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