c Una class action alla ricerca dei responsabili dell'uragano Katrina - 27/01/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 27/01/2011]
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Una class action alla ricerca dei responsabili dell'uragano Katrina





















C’entrano qualcosa le compagnie pertrolifere americane con l’uragano Katrina che nel 2005 devastò New Orleans? I proprietari di terre e case di quella parte del mondo ne sono convinti e da quattro anni combattono per farsi riconoscere i danni. L’imprecazione “piove, governo ladro” non li ha mai soddisfatti e a suon di cause, ricorsi e citazioni di squadre di avvocati cercano i responsabili, nome per nome. Ora hanno ottenuto un primo parziale successo. Come ci informa il sito Rsi news, Responsabilità sociale di impresa, i residenti e i proprietari terrieri della costa del Golfo del Mississippi hanno ottenuto il processo contro una lunga lista di compagnie petrolifere, carbonifere e chimiche, operanti nello Stato americano, accusate di aver contribuito, con le loro massicce emissioni di gas serra, al riscaldamento globale e all’aumento della temperatura e del livello delle acque del mare, aumentando la potenza distruttiva dell’uragano Katrina.

La decisione è stata presa dalla Corte d’appello di New Orleans, considerata una delle più conservatrici del paese, che ha ribaltato la sentenza di archiviazione, decisa da un tribunale federale, secondo il quale i temi sollevati erano di natura politica, da affrontare in una sede diversa da quella giudiziaria. 

La stessa Corte ha deciso, invece, l’archiviazione di quelle parti della denuncia, in cui si affermava che le imprese erano responsabili di una cospirazione, perché erano a conoscenza da molti anni della pericolosità dei gas serra ma hanno diffuso, in modo illecito, durante campagne di pubbliche relazioni, informazioni fuorvianti su questi rischi, distogliendo l’attenzione dai pericoli del riscaldamento globale, in modo da rendere meno probabile l’approvazione di una regolamentazione governativa.

Non ammettendo queste accuse, la Corte d’appello ha privato i querelanti delle argomentazioni che si erano rivelate vincenti nelle cause contro i produttori di tabacco, incentrate sulla cospirazione e la frode.



Le compagnie denunciate – tra cui ExxonMobil, Shell, Total, Chevron, BP, ConocoPhillips, Xcel Energy, TXU e Duke Energy – avevano sostenuto che il nesso causale tra emissioni, aumento del livello del mare e uragano Katrina è troppo debole, e che le loro sono solo una parte delle emissioni complessive di gas serra.

Secondo la Corte d’appello, però, queste argomentazioni sono state già respinte dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2007, quando giudicò “arbitraria, ingiustificata e non in linea con la legge” la posizione sino ad allora tenuta dall’Environmental Protection Agency (EPA), che, facendosi scudo con la politica non interventista del presidente Bush, si rifiutava di emanare una regolamentazione delle emissioni di gas serra.

La Corte Suprema osservò che “i danni associati ai cambiamenti climatici sono gravi e ben riconosciuti” e che “la crescita della temperatura dell’oceano può contribuire alla ferocia degli uragani”. In particolare, rilevò la Corte, l’aumento dei livelli dei mari ha “già cominciato ad inghiottire le terre costiere del Massachusetts”.

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