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[Data: 03/02/2011] [Categorie: Ecologia ] [Fonte: Il Cambiamento] |
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Chi fuma avvelena il pianeta: l'impatto ambientale delle sigarette Aumenta ogni giorno il numero degli studi scientifici che evidenziano le conseguenze negative che il fumo determina per la nostra salute. Eppure le sigarette non 'solo' ci uccidono, ma provocano anche moltissimi danni all'ambiente. L'azione distruttiva delle 'bionde' prende il via al momento della produzione e dell'essiccazione del tabacco per cui ogni anno vengono sacrificati 2,5 milioni di ettari di foresta. La deforestazione riguarda principalmente gli Stati a basso reddito e, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il 5% del disboscamento nei Paesi in via di sviluppo è dovuto proprio a questa coltivazione la quale, peraltro, ha un forte impatto ambientale anche in termini di pesticidi, antiparassitari e fertilizzanti usati. Una volta realizzate, le sigarette vengono dunque immesse sul mercato, comprate e quindi accese. A tal proposito il fumo di tabacco è stato classificato come cancerogeno di Classe 1 dallo IARC, nonché come inquinante tossico per l’aria dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente della California. La combustione del tabacco produce più di 4500 sostanze chimiche ad azione irritante, nociva, tossica, mutagena e cancerogena. Una parte di tali sostanze – tra cui nicotina, catrame, condensato, gas tossici, polonio 210 e acetato di cellulosa – rimane imprigionata nel filtro e nella porzione di tabacco non consumato. Pertanto, secondo l'ENEA, le cicche di sigaretta dovrebbero essere classificate e quindi trattate come prodotto tossico per l’ambiente. Al contrario, i mozziconi vengono abitualmente abbandonati in modo selvaggio e senza alcuna attenzione. Si pensi che, secondo le stime, soltanto nel nostro Paese vengono disperse giornalmente nell’ambiente 195 milioni di cicche, ovvero 72 miliardi l’anno. Ogni anno nel mondo i mozziconi gettati via sono invece 4,5 milioni di miliardi che complessivamente contengono 7.800 tonnellate di agenti chimici pericolosi. Questa quantità esorbitante di cicche va a finire sui marciapiedi, nel suolo, nelle fogne e nelle acque superficiali. Secondo una recente ricerca delle Nazioni Unite i mozziconi sono al primo posto nella top-ten dei rifiuti che soffocano il Mediterraneo (le cicche rappresentano il 40% dei rifiuti, contro il 9,5% delle bottiglie di plastica). Inoltre, le sigarette ancora accese, buttate o abbandonate in ambiente esterno o in casa, possono provocare disastrosi incendi.
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