Berlusconi alla Ue: “No a obiettivi vincolanti su efficienza energetica”
In vista del vertice europeo su ‘energia e innovazione’, il premier italiano ha scritto una lettera al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy anticipando la posizione dell'Italia nel dibattito sull'ipotesi di 'vincolare' il target sull'efficienza energetica
Il premier Silvio Berlusconi
I tre pilastri della strategia europea al 2020, indicata spesso con la formula ‘20-20-20’, sono gli obiettivi per l’incremento al 20% della quota delle energie rinnovabili nei consumi finali di energia, il taglio dei gas serra del 20% rispetto al 1990, e l’incremento del 20% dell’efficienza energetica. Quest’ultimo target, a differenza degli altri due, giuridicamente vincolanti, č puramente indicativo. E tale vuole che resti il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Il tema dell’estensione dell’obbligatorietŕ all’obiettivo sull’efficienza energetica sarŕ affrontato venerdě 4 febbraio al vertice del Consiglio europeo su ‘energia e innovazione’. Ma il premier italiano ha giŕ messo le mani avanti scrivendo una lettera al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Nella missiva – scrive Apcom – Berlusconi espone "i principali orientamenti italiani" sui due argomenti.
In particolare, il premier esprime la contrarietŕ del governo all’ipotesi di rendere giuridicamente vincolante l'obiettivo - per ora 'indicativo' - di aumentare del 20% l'efficienza energetica dell'Unione europea entro il 2020. L'affermazione di principio contro l'obbligatorietŕ dell'obiettivo sull'efficienza energetica, contenuta in un allegato alla lettera, sarŕ dunque la posizione sul tema dell'Italia al vertice.
"In sintonia con altri Stati membri, - scrive Berlusconi - non riteniamo necessario fissare obiettivi obbligatori, anche per la difficoltŕ di individuare un metodo di calcolo condiviso da tutti, senza il quale nessun obiettivo puň essere credibile”.
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