Crisi alimentare
Il Diritto all'alimentazione
Allarme prezzi. Relatore Onu: serve sessione speciale diritti umani
"Una persona che soffre la fame merita la stessa attenzione di una persona alla quale è stata negata la libertà d'opinione o d'espressione, di un detenuto politico o di una vittima della repressione. Per questo motivo chiedo al Consiglio dei diritti umani dell'Onu di riunirsi in sessione speciale sull'attuale crisi alimentare mondiale": è il primo appello di Olivier De Schutter, nuovo relatore speciale dell'Onu sul diritto all'alimentazione, interpellato dall'agenzia Misna a New York, dove insegna Diritti Umani alla Columbia University. Fra le priorità dell'esperto di nazionalità belga, che dal primo maggio è succeduto al sociologo svizzero Jean Ziegler, spicca ovviamente la crisi alimentare legata all'impennata dei prezzi dei beni alimentari sui mercati mondiali, che in molti paesi del Sud del mondo ha dato vita alle cosiddette 'sommosse della fame'. "Anche se prevedibile - continua De Schutter - quella che si vive da alcune settimane è una situazione inedita. La mia preoccupazione è vedere che la questione del 'diritto all'alimentazione' è rimasta finora assente dalle riunioni internazionali o dalle soluzioni proposte e adottate. Una sessione del Consiglio dei diritti umani sull'argomento non solo dimostrerebbe l'uguale importanza accordata dalla comunità internazionale al diritto all'alimentazione rispetto agli altri diritti, ma sottolineerebbe il fatto che esistono diritti da rispettare, da parte degli Stati, nella risposta al fenomeno del carovita". (Apcom)
Allarme prezzi. L'Onu mette in guardia: proteste aumenteranno
"Le rivolte contro il carovita avvenute finora in 37 paesi sono destinate a moltiplicarsi e il numero delle persone minacciate dalla malnutrizione è destinato ad aumentare nei prossimi cinque anni": a lanciare l'allarme sullo stato attuale e sul futuro della crisi alimentare mondiale è Jean Ziegler, relatore Onu per il diritto all'alimentazione, secondo cui il vertice dei capi delle agenzie Onu riuniti con il Segretario Generale Ban Ki-moon, è "un'occasione fondamentale per le persone povere nel mondo". Il sociologo svizzero ha definito la crisi "un'autentica tragedia" e ha rivolto un appello ai donatori del Programma alimentare mondiale (Pam) affinché aumentino i finanziamenti, visto che "in tre mesi il fondo ha perso il 40% del potere d'acquisto" per l'a umento dei prezzi. "Oltre 75 milioni di persone al mondo - ha spiegato Ziegler - dipendono per la loro sopravvivenza da quello che ricevono dal Pam". Il relatore ha anche chiesto una moratoria universale sulla produzione di biocarburanti per almeno cinque anni, visto che la massiccia trasformazione delle materie prime alimentari in carburanti 'ecologici' ha causato la scalata dei prezzi dei beni di prima necessità. Nei paesi poveri, l'alimentazione "rappresenta più dell'85% delle voci di spesa" ha aggiunto, ricordando che "secondo la Banca Mondiale oltre 2,2 miliardi di persone vivono con meno di due dollari al giorno e 854 milioni di persone risultavano sottoalimentate già l'anno scorso". (Apcom)
Allarme prezzi. Fao: crisi prevedibile, ipocrisia internazionale
"Sapevamo che quello che sta succedendo sarebbe successo; avevamo avvisato la comunità internazionale in tempo. Ma, sfortunatamente, non abbiamo preso nessuna decisione in tempo e di conseguenza alcune persone sono morte, alcuni governi - almeno uno - sono caduti e altra gente rischia di morire". Lo ha detto - riferisce l'agenzia Misna - Jacques Diouf, direttore generale del Fondo Onu per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao), al termine del vertice di Berna (Svizzera) tra i più alti rappresentanti degli organismi Onu per la crisi alimentare mondiale. "La cosa più difficile da accettare - ha aggiunto Diouf rispondendo alla domanda di un giornalista - è constatare che i programmi a lungo termine esistono da tempo ma non sono stati finanziati; non viene data loro la priorità che dovrebbero avere. Al secondo vertice mondiale del 2002 venne approvato un programma di lotta contro la fame nel mondo. L'Africa ha il suo piano dettagliato di sviluppo agricolo approvato al vertice dell'Unione Africana nel luglio del 2003, con conferma a Sirte nel 2004. Ma nessuno ha mai sovvenzionato questi programmi, nessuno ha mai provveduto alla loro attuazione" ha sottolineato l'agronomo senegalese. Invitando i governi a partecipare al vertice d'alto livello sulla crisi mondiale presso la sede della Fao dal 3 al 5 giugno prossimo, Diouf ha espresso l'auspicio che possa servire ad aiutare il Programma Alimentare Mondiale ad ottenere risorse per fornire cibo a brevissimo termine e aiutare gli agricoltori ad avere semi, fertilizzanti e alimenti per il bestiame. "Attendo - ha aggiunto Diouf concludendo - azioni concrete sugli impegni presi in materia di gestione dell'acqua, di strade rurali, in mezzi di stoccaggio. Ora dobbiamo agire, smettere di parlare e non lasciare più le promesse nei cassetti". (Apcom)
Allarme prezzi. Fao: rilanciare agricoltura sfruttando i rincari
Oltre ad affrontare la crisi internazionale, occorre cogliere le opportunità che prezzi alimentari più alti possono offrire. Lo sottolinea il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, spiegando che "questo è il momento di rilanciare l'agricoltura, la comunità internazionale non deve perdere questa opportunità". Prezzi alimentari sostenuti, spiega, richiedono una strategia su due fronti: "Occorre produrre più cibo - sottolinea Diouf - laddove è più urgente contenere l'impatto del rialzo dei prezzi sui consumatori poveri, e allo stesso tempo potenziare la produttività e ampliare la produzione per creare reddito e maggiori opportunità d'impiego per le popolazioni rurali povere". "Dobbiamo far sì - prosegue - che i piccoli agricoltori abbiano accesso alla terra, alle risorse idriche e a fattori produttivi come sementi e fertilizzanti; questo li metterà in grado di aumentare la produzione in risposta ai prezzi più alti, di incrementare i propri redditi e migliorare le proprie condizioni di vita, alla fine questo andrà a beneficio anche dei consumatori". (Apcom)
Allarme prezzi. Segretario Onu lavora a conferenza Fao del 3-5 giugno a Roma
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha affermato di lavorare "a pieno regime" per il successo della conferenza della Fao dedicata alla crisi alimentare mondiale, in programma a Roma fra il 3 e il 5 giugno prossimi. Lunedì della prossima settimana, Ban Ki-moon presiederà la prima riunione di un comitato di emergenza dell'Onu incaricato di individuare una strategia per contrastare il forte aumento dei prezzi di generi alimentari di prima necessità come grano, riso e mais. Negli ultimi mesi, gli aumenti hanno alimentato tensioni sociali e politiche in molti Paesi dell'Asia, dell'Africa e del Sudamerica. (Ap)
Un piano d’azione per eliminare la fame nel mondo
I vertici di 27 agenzie e organizzazioni delle Nazioni Unite, con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, si sono riuniti recentemente a Berna, in Svizzera. E’ stata annunciata la creazione di una task force che avrà il compito di coordinare gli interventi per fronteggiare la crisi alimentare che si registra in molti Paesi del mondo. Il direttore del Pam (Programma alimentare mondiale) ha lanciato un appello per la raccolta di 755 milioni di dollari. (Aiol)
|