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[Data: 10/05/2011] [Categorie: Equità ] [Fonte: Oggi Scienza] |
[Autore: Sylvie Coyaud] |
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Per i poveri, più caldo = meno cibo Quanto incide il riscaldamento globale sulla resa e sul prezzo di grano, mais, riso e soia? Su Science on line risponde un’analisi della produzione mondiale negli ultimi trent’anni…
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Senza il riscaldamento globale, scrivono gli autori, il grano costerebbe il 5% in meno. Una differenza minima nei paesi ricchi, non per i paesi poveri che non hanno i mezzi per investire in nuove tecnologie e dove la gente spende l’80% del proprio reddito per il cibo. Nel frattempo la CO2 atmosferica continua ad aumentare e le temperature continueranno a fare altrettanto. La soia si adatta meglio, ma è destinata più che altro agli animali d’allevamento, mentre mais, grano e riso rappresentano il 75% delle calorie della dieta umana. E il 5 maggio, le Nazioni Unite hanno pubblicato “World Population Prospects: 2010 Revision” che corregge al rialzo le previsioni sulla popolazione mondiale: entro il 2100 supererà i 10 miliardi, anche perché entro la fine del secolo la longevità media passerà da 68 a 85 anni. E si spenderà dieci volte di più per l’agronomia che per gli armamenti? Per ora succede il contrario. |
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