Italia, il ministero degli Esteri non finanzierà la diga di Gibe III - 25/05/2011 (Rassegna Stampa

Il ministero degli Esteri italiano ha deciso di non partecipare alla realizzazione della diga di Gibe III, un progetto previsto per il fiume Omo, in Etiopia, e non concederà dunque il prestito previsto di 250 milioni di euro destinato al governo etiope per coprire in parte il miliardo e mezzo dell'investimento totale.

Lo rende noto in un comunicato stampa diffuso oggi dalla Campagna per la riforma della Banca mondiale, ong attiva dal 1996 per la democratizzazione delle istituzioni finanziarie internazionali, che ha ricevuto comunicazione formale da parte delle autorità ministeriali. Al progetto, che prevede tra l'altro la partecipazione dell'impresa italiana Salini, avevano già detto "no" la Banca Mondiale, la Banca Europea per gli Investimenti e la Banca Africana di Sviluppo.

Alla base del rifiuto di finanziare il mega impianto idroelettrico sembrano esserci le possibili conseguenze negative che il progetto potrebbe avere sull'ecosistema locale e il suo impatto socio-ambientale, che metterebbe a rischio la sicurezza alimentare di 500 mila persone. "Non è possibile consentire che i soldi dell'aiuto pubblico allo sviluppo vengano utilizzati per minacciare l'esistenza di comunità locali non uniformate al modello di sviluppo dominante", ha affermato Caterina Amicucci della Crbm, che ha aggiunto: "La cooperazione deve essere un'altra cosa".