c Regolamentazione più severa dei mercati dei derivati sulle materie prime alimentari - 25/05/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 25/05/2011]
[Categorie: Documenti;Economia ]
[Fonte: Greenreport.it]
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Regolamentazione più severa dei mercati dei derivati sulle materie prime alimentari
Aiab e Via Campesina lo chiedono agli europarlamentari membri della Commissione Affari Economici e Monetari

Aiab e Via Campesina chiedono agli europarlamentari membri della Commissione Affari Economici e Monetari di votare contro la speculazione sul cibo domani, 24 maggio, e per questo chiedono loro di aderire alla petizione Fermiamo le scommesse delle banche sul cibo! promossa dalla vasta coalizione europea di associazioni "Fai in modo che la finanza lavori per le persone e per il Pianeta". greenreport.it da tempo si occupa della questione ( Sostenibilità e mercati, la proposta: una "no fly zone" sulle materie prime http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=10274&lang=it ) e dunque appoggia anche questa iniziativa.

Le spregiudicate speculazioni dei derivati sulle materie prime agricole- spiega la nota dell'Aiab - contribuiscono in modo determinante all'aumento del prezzo dei beni alimentari, aggravando sia la povertà che la fame e la malnutrizione nel mondo. La Commissione Affari Economici e Monetari dell'Europarlmento domani, martedì 24 maggio, voterà su una proposta legislativa che vuole regolare parte di questo mercato dei derivati. La votazione in Commissione rappresenta un'opportunità importantissima di votare contro la speculazione sul cibo per questo Aiab e Via Campesina chiedono agli europarlamentari italiani di votare a favore di tale proposta. Infatti i profitti del settore finanziario non dovrebbero prevalere sugli interessi pubblici, sulla messa in vendita del cibo a prezzi equi e sulla stabilità finanziaria.

«La speculazione finanziaria - commenta Andrea Ferrante, presidente nazionale Aiab - è uno dei principali fattori della volatilità dei prezzi dei beni alimentari che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori, ovunque nel mondo, ed è anche uno dei motivi principali per cui oggi ancora un miliardo di persone soffrono la fame nel mondo».

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