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[Data: 08/06/2011] [Categorie: Animali ] [Fonte: Corriere.it] |
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A rischio il 13% di tutti i volatili del mondo Sono 1.253 le specie che potrebbero scomparire per colpa di malattie, della caccia o delle attività umane MILANO - Il 13 per cento delle specie di volatili esistenti al mondo e' a rischio di estinzione. E tra questi a rischiare la scomparsa in tempi stretti, qualora non si riesca a correre in fretta ai ripari, c'e' l'otarda maggiore indiana, nome scientifico Ardeotis nigriceps, uno degli uccelli più' grandi del pianeta con il suo metro di altezza e un peso che può arrivare a 15 chili. E' questo il non incoraggiante scenario che emerge dalla nuova Lista Rossa dello Iucn, l'International Union for Conservation of Nature, realizzata da BirdLife International e a cui, per l'Italia, ha collaborato la Lipu. I numeri rendono piuttosto - e tristemente - bene l'idea: sono 1.253 le specie di uccelli minacciate a vari livelli di estinzione, pari appunto al 13% del totale. L'OTARDA E L'ORIOLO - L’otarda maggiore indiana, diffusa un tempo in India e Pakistan, è ormai ridotta a soli 250 esemplari in piccoli e isolati frammenti di territorio, ed è stata inserita dall’IUCN nella categoria «critically endangered», che identifica un rischio estremamente alto di estinzione. Un’altra specie che entra nella categoria dei «critically endangered» è l’oriolo delle Bahamas (Icterus northopi). Una recente ricerca afferma che la popolazione di questa bellissima specie dai colori giallo e nero si è ridotta a soli 180 esemplari. L’oriolo vive in boschi maturi, e nidifica nelle palme da cocco, che però, a causa di una malattia letale, sono scomparse, e con esse l’oriolo. Un’altra minaccia per questo uccello è rappresentata dal recente arrivo del molotro splendente, che occupa con le sue uova i nidi di altre specie. CACCIA E CEMENTO - Ma sul banco degli imputati, e questo vale un po' per tutte le specie che hanno trovato posto nella red list, c'è anche l'uomo: la caccia indiscriminata praticata in alcune aree del pianeta, l'inquinamento, l'urbanizzazione che avanza, la deforestazione e il consumo di fasce sempre più' ampie di territorio a bosco sono indubbiamente tra le principali cause della scomparsa di un numero così ingente di volatili. «In un mondo sempre più affollato - ha detto Leon Bennun, direttore Science and Policy di BirdLife International, in occasione della diffusione dei dati - specie che necessitano di grandi spazi come l’otarda maggiore indiana sono molto penalizzate. Tuttavia, sarà l’uomo l’unico a perdere nel lungo periodo, visto che i servizi che la natura ci fornisce stanno iniziando a scomparire». «Gli uccelli sono utili indicatori della salute degli ecosistemi – ha aggiunto Stuart Butchart, Global Research and Indicators Coordinator di BirdLife International –. I cambiamenti che abbiamo documentato in questo aggiornamento della Lista rossa contribuiranno al ‘Red list index for birds’, una misura dei trend nello stato del pianeta utilizzato dai governi e dalle Nazioni Unite». LE STORIE A BUON FINE - «Nonostante la situazione appaia negativa per molte specie – ha sottolineato Andy Symes, Global species programme officer di BirdLife International - la Lista rossa di quest’anno sottolinea come alcune specie oggetto di progetti di conservazione abbiano invertito la tendenza negativa in positiva». E’ il caso dell’anatra della Nuova Zelanda, beneficiaria di un programma che ha attuato l’eliminazione dei ratti. La specie, ora inserita nella categoria «Endangered», è tornata a popolare le isole Campbell in Nuova Zelanda. Buone notizia anche dalle isole Canarie: tre specie di colombi (la colomba di Trocaz, la colomba dei Lauri e la colomba di Bolle), grazie a progetti di tutela che hanno visto anche la protezione del loro habitat, sono classificati ai più bassi livelli di minaccia, dopo aver fronteggiato la perdita di habitat e la caccia. I NUMERI - Il numero totale di specie di uccelli controllate da BirdLife International per la Lista rossa 2011 sono 10.052, così suddivise: 132 «Estinte», 4 «Estinte in natura», 189 «Minacciate in modo critico», 381 «minacciate» (ossia ad altissimo rischio di estinzione) 683 «Vulnerabili» (alto rischio di estinzione), 843 «Near Threatened», ossia entrate di recente nell’elenco delle specie minacciate, 7.757 «Least concern» (ossia in buono stato) e 62 inclassificabili perchè mancano i dati. |
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