Le responsabilità della Banca Mondiale nel disastro climatico. Ecco i dati.
Da un nuovo rapporto pubblicato da Amigos de la Tierra Internacional sui negoziati Onu sul clima che si sono svolti questa settimana a Bonn, emerge che la Banca Mondiale investe sempre più in combustibili fossili e promuove false soluzioni imprenditoriali in rapporto ai cambiamenti climatici, soluzioni che includono il commercio del carbonio che aggrava - anziché alleviare- l'attuale crisi ambientale.
Il rapporto, "Banca Mondiale: catalizzatore di un cambiamento climatico devastante”, risponde alle preoccupazioni espresse dai paesi in via di sviluppo circa il ruolo sempre maggiore che la Banca Mondiale sta assumendo nei finanziamenti destinati al clima.
Il rapporto mostra come la Banca investa sempre più in combustibili fossili, fatto che conduce paesi come l'India e il Sud Africa a fare sempre più affidamento sul carbonio. La Banca incoraggia inoltre l'espansione dei mercati del carbonio, che costituiscono una valvola di sicurezza a disposizione dei paesi industrializzati per evitare di ridurre le loro emissioni, provocando danni ambientali e la migrazione forzata di intere comunità nel Sud del mondo. E malgrado il suo impatto negativo in termini ambientali, sociali e di cambiamento climatico, la Banca Mondiale continua ad aumentare significativamente il sostegno alle grandi centrali idroelettriche.
Nonostante dunque continui a finanziare progetti altamente insostenibili a livello mondiale, la Banca sta cercando di ottenere un ruolo influente nel nuovo Fondo Verde per il Clima delle Nazioni Unite e nei meccanismi atti a ridurre le emissioni provocate dalla deforestazione e dal degrado boschivo (REDD).
Il Coordinatore del Programma di Giustizia Economica di Amigos de la Tierra Internacional, Sebastián Valdomir ha dichiarato: "La Banca Mondiale è corresponsabile del problema climatico, certamente non costituisce la sua soluzione. I suoi conflitti di interesse e i suoi pessimi antecedenti in materia sociale e ambientale dovrebbero essere sufficienti per escluderla automaticamente da qualsiasi coinvolgimento nelle attività del Fondo Verde per il Clima e dai finanziamenti destinati al clima in generale".
La Banca Mondiale è accusata di conflitti di interesse nel conferimento della carica di amministratore provvisorio del Fondo Verde per il Clima (ruolo fiduciario) e nell’ingerenza nella costituzione dell’ Unità di Supporto Tecnico che il fondo sta progettando (ruolo consultivo). In risposta a ciò, la Banca starebbe progettando un fondo che in teoria dovrebbe presiedere al monitoraggio delle sue attività.
Gli investimenti della Banca Mondiale in combustibili fossili e la promozione di false soluzioni al cambiamento climatico come il commercio del carbone e le grandi dighe, dovrebbero essere sufficienti per escludere la Banca da qualsiasi coinvolgimento nella progettazione del Fondo Verde per il Clima della CMNUCC.
Amigos de la Tierra Internacional chiede che lo stanziamento destinato al clima provenga da contributi ed altre fonti innovatrici che non si basino sul mercato, quali le imposte sulle transazioni finanziarie, e che il suo importo sia proporzionale al ruolo sproporzionato che i paesi ricchi detengono nel generare il problema del cambiamento climatico.
Kate Horner, analista politica di Amigos de la Tierra negli Stati Uniti, ha dichiarato: "La Banca Mondiale intende dare prova di leadership nella lotta contro il cambiamento climatico, ma come mostra questo rapporto, è uno dei più grandi finanziatori di progetti riguardanti i combustibili fossili, il commercio del carbonio e la costruzione di mega-dighe. Queste iniziative contribuiscono ad incrementare il livello di povertà e ci portano sull'orlo di un disastro ambientale globale."
NOTE
[1] La relazione rivela che nel 2010 la Banca ha conseguito un nuovo record nel finanziamento di combustibili fossili (6.600 milioni di dollari in totale), con un incremento del 116% rispetto al 2009. Di questo totale, 4.400 milioni di dollari sono stati investiti in progetti relativi al carbone, che a sua volta ha registrato un aumento record del 365% rispetto all'anno precedente.
[2] La branca della Banca Mondiale destinata al finanziamento per il settore privato, l'International Finance Corporation (IFC) ha approvato un investimento di 450 milioni di dollari per la costruzione di una centrale elettrica a carbone da 4000 megawatt a Tata Mundra nel Gujarat, India, che emetterà annualmente 25,7 milioni di tonnellate di CO2 per 25 anni o più. Nell’ aprile 2010, la Banca mondiale ha approvato un enorme prestito di 3.750 milioni di dollari, la maggior parte dei quali verranno utilizzati per finanziare la centrale a carbone da 4800 megawatt di Medupi che sta costruendo Eskom, la società di stato elettrica sudafricana. Il Sud Africa è attualmente responsabile del 40% di tutte le emissioni di gas serra in Africa, e a causa di questo finanziamento si innalzerà ulteriormente il livello delle emissioni.
[3] La Banca Mondiale ha aumentato i suoi investimenti in grandi dighe dal 2003, dopo una pausa delle sue attività di investimento in tale categoria nella decade del 1990, anche se la costruzione di dighe ha causato la migrazione forzata di un numero che oscilla tra i 40 e gli 80 milioni di persone.
[4] I Fondi di Investimento destinati al Clima (FIC) della Banca Mondiale includono un programma pilota sulla per monitorare la Capacità di Adattamento al Cambiamento Climatico, che consente che vengano stanziati fondi per l’adattamento, a differenza dei fondi della CMNUCC e del Fondo di adattamento. Questo fatto ha recentemente suscitato proteste in Nepal e Bangladesh.
[5]La versione spagnola del rapporto è disponibile all’indirizzo http://www.foei.org/es/recursos/publicaciones/pdfs-por-ano/2011/banco-mundial-catalizador-del-cambio-clima301tico-devastador/
La versione inglese del rapporto è disponibile all’indirizzo http://www.foei.org/en/resources/publications/pdfs/2011/world-bank-catalysing-catastrophic-climate-change/
Amigos de la Tierra Internacional
Traduzione di Michela Coco
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