c BREVETTI Soia OGM, sentenza pro Monsanto - 29/09/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 29/09/2011]
[Categorie: Alimentazione ]
[Fonte: Fondazione Diritti genetici]
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BREVETTI Soia OGM, sentenza pro Monsanto

Il diritto brevettale sulla tecnologia biotech sviluppata dalla Monsanto si applica anche ai semi di seconda generazione, anche se acquistati in regime di libera vendita.
Lo ha stabilito la Corte d'Appello distrettuale di Washington, negli Usa, in una recente sentenza emessa sul caso Bowman, un agricoltore dell’Indiana citato dalla Monsanto nell'ottobre 2007.
L’accusa della multinazionale era di violazione del diritto di brevetto relativo a due varietà di soia geneticamente modificata tolleranti l’erbicida Roundup Ready della stessa azienda. Il contratto di vendita, noto come “Monsanto Technology agreement”, e risalente al periodo 1999-2007, prevede l’utilizzo dei semi solo per un primo raccolto e vieta la vendita dei semi di “seconda generazione” per la semina. Tuttavia la multinazionale autorizza i coltivatori a vendere semi di seconda generazione nei silos locali solo come “commodity”, ossia come miscela di semi indifferenziata e utilizzata come mangime e non per la coltivazione, senza restrizioni alle vendite successive di quel seme.
L’agricoltore Bowman si era attenuto alle clausole del contratto, ma aveva anche acquistato semi in libera vendita da un silos locale per un secondo raccolto di soia, applicando però il Roundup per verificare se le piante erano resistenti all’erbicida soia e utilizzando i semi ottenuti per le seconde semine degli anni successivi.
La difesa ha sostenuto che il diritto brevettale della Monsanto non si intende applicato alle vendite da parte degli agricoltori di sementi di seconda generazione ai silos commerciali e da questi ad acquirenti come Bowman. Per Monsanto, invece, anche se il diritto legato alle due varietà di soia si era esaurito, Bowman è comunque responsabile di violazione, perché la tutela del brevetto "si applica indipendentemente ad ogni generazione di semi di soia (o di altra coltura) che contiene il tratto brevettato". Tuttavia la Corte, nella sua sentenza, ha accolto la tesi dell’accusa e ha concluso che la vendita autorizzata dei semi non include il diritto ad una ri-semina di quelli di seconda generazione, applicando nel caso specifico lo stesso principio del copyright in base al quale se si acquista un libro non si riceve il diritto di farne delle copie.
Dopo la sentenza Monsanto ha annunciato che, scaduti i due brevetti, gli agricoltori saranno liberi di ripiantare la soia GM, contribuendo così ad espandere ulteriormente l'uso degli organismi geneticamente modificati e la contaminazione delle produzioni convenzionali e biologiche, paradossalmente delimitata dalla restrizione contrattuale.

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