c Il prezzo da pagare: quanto costerà il cambiamento climatico al Canada. Il rapporto Trn smentisce il governo ecoscettico - 05/10/2011 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 05/10/2011]
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Il prezzo da pagare: quanto costerà il cambiamento climatico al Canada. Il rapporto Trn smentisce il governo ecoscettico

Table ronde nationale sur l'environnement et l'économie/National Round Table on the Environment and the Economy (Trn) ha pubblicato un interessante rapporto, «Le prix à payer : les répercussions économiques du changement climatique pour le Canada», il quarto della serie Prospérité climatique, che costituisce il primo studio nazionale che dimosta le possibili ripercussioni economiche del cambiamento climatico sul secondo più grande Paese del mondo, proponendo 4 scenari che partono da due tematiche: le emissioni mondiali di gas serra e la crescita dell'economia e della popolazione canadese.

Secondo Trn, «a meno che le emissioni mondiali di gas serra non siano ridotte e che il Canada non investa nell'adattamento, le ripercussioni economiche del cambiamento climatico per il Canada potrebbero raggiungere miliardi di dollari all'anno».

Il Canada emette l'1,5% delle emissioni mondiali, ma il rapporto conclude che «Le ripercussioni che produrranno le emissioni straniere comporteranno dei costi economici reali e crescenti per il Canada. Questo dimostra così che l'adattamento, cioè la nostra capacità di gestire le ripercussioni che verranno, benché non sia senza costi, costituisce un modo redditizio di alleggerire alcune delle ripercussioni. Il rapporto della Trn indica che le ripercussioni economiche per il Canada potrebbero arrrivare «Nel  2020 a 5 milliards di dollari all'anno; nel 2050 tra i 21 e i 43 miliardi di dollari all'anno». Le stime del rapporto evidenziano anche la possibilità che i costi si elevino di un altro 5%, raggiungendo fino a 91 miliardi di dollari nel 2050, se la crescita dell'economia e della popolazione del Canada sarà altrettanto rapida del cambiamento climatico..      

Le ricadute del cambiamento climatico non riguarderanno alla stessa maniera le diverse regioni di un Paese immenso come il Canada, la Trn si è quindi occupata anche delle ripercussioni economiche e dell'economicità delle strategie di adattamento in tre settori rappresentativi: l'approvvigionamento di legname, le zone costiere e la salute umana.

Il rapporto spiega che «negli anni 2050 le ripercussioni sul legname potrebbero situarsi tra i 2 ed i 17 miliardi di dollari all'anno, le più forti si faranno risentire in Britiish Columbia. I danni alle abitazioni risultanti dalle inondazioni a seguito dell'innalzamento del livello del mare  e delle onde di tempeste causate dal cambiamento climatico, potrebbero costare tra 1 ed 8 miliardi di dollari all'anno, i costi nella regione dell'Atlantico saranno più elevati della media. Una cattiva qualità dell'aria risultante dall'aumento delle temperature comporterà numerose visite all'ospedale, il che causerà dei costi che raggiungono milioni di dollari per i sistemi di cura e sanitario di quattro grandi città:  Toronto, Montréal, Vancouver e Calgary».

Ma il rapporto valuta anche se si possano risparmiare dei costi adottando misure proattive di adattamento ai cambiamenti climatici, «Soprattutto una gestione più stringente degli incendi boschivi ed una restrizione della costruzione immobiliare in aree suscettibili di essere inondate», e conclude che «L'adattamento può far risparmiare dei costi perchè riduce le ripercussioni fisiche ed economiche del cambiamento climatico. Nella maggioranza di questi casi, i vantaggi economici dell'investimento nell'adattamento superano i costi del lasciar fare che comporta l'aumento delle ripercussioni climatiche». 

Il presidente della Table ronde nationale sur l'environnement et l'économie David McLaughlin ha detto che «il cambiamento climatico si accompagna ad un prezzo da pagare e potrebbe essere elevato. Il nostro rapporto illustra bene che la diminuzione delle emissioni mondiali serve sia ai nostri interessi economici che  ambientali e che l'adattamento è essenziale per ridurre gli impatti per le persone, i luoghi e la prosperità».

Bisognerà vedere come prenderà i dati di questo ponderoso rapporto il governo conservatore di Ottawa, in prima linea nel chiedere la fine del Protocollo di Kyoto e nel ritardare ogni impegno vincolante sulla reiduzione delle emissioni di gas serra. Per il governo canadese questo documento è una bella grana, visto che non si tratta del solito rapporto degli ambientalisti liquidbile come di parte e atastrofista, ma viene dalla Table ronde nationale sur l'environnement et l'économie/National Round Table on the Environment, «la sola organizzazione nazionale alla quale il governo canadese ha conferito il mandato di mobilitare i canadesi nella formulazione e promiozione di consigli per lo sviluppo sostenibile» e che il governo ecoscettico, filonucleare e petrolifero canadese ha scelto la Trn «per l'elaborazione di ricerche in politiche innovative e la formulazoine di consigli ben ponderati, la Trn punta ad aiutare il Canada a mettere in atto soluzioni di sviluppo sostenibile che integrino le considerazioni economiche ed ambientali per assicurare la prosperità e il benessere della nostra nazione».  

Infatti, le raccomandazioni del rapporto includono come priorità l'aumento degli investimenti del governo del Canada per elevare la consapevolezza e la preparazione del Paese per quel che riguarda l'economia delle ripercussioni del cambiamento climatico e dell'adattamento e subito dopo un maggior utilizzo dell'analisi economica per orientare i finanziamenti  per l'adattamento. Il documento raccomanda anche che tutti i settori del governo, provinciali e federali, continuino ad investire nella produzione e diffusione delle ricerche per «giudare la presa cdi decisioni in materia di adattamento da parte di imprese, collettività ed individui». Il vicepresidente del Trn, Robert Slater, sottolinea che «il rapporto punta ad aiutare sia i governi che le imprese e le collettività a fare delle scelte di investimenti chiare, subito e più tardi. Le informazioni di natura  economica che forniamo ci aiuteranno  a comprendere di più quel che è in gioco se non reagiamo e se le emissioni di gas serra continuano ad aumentare».

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