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[Data: 15/03/2012] [Categorie: Documenti;Decrescita;Ecologia;Economia;Politica;Scienza;Storia; ] [Fonte: Ecoalfabeta] |
[Autore: Marco Pagani] |
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"I limiti dello sviluppo": 40 anni dopo ha più ragione che mai Dopo 40 anni il rapporto su "I limiti dello sviluppo" mantiene la sua validità. Peak oil e global warming forniscono grande attualità alla previsioni di Dennis e Donella Meadows. Cambiare rotta è quanto mai opportuno
Risultato: i limiti alla crescita sono reali e non sono così lontani nel futuro. Il grafico in alto mostra lo scenario 1 del rapporto (questa è la versione aggiornata del 2003), in cui si ipotizza che le riserve materiali ed energetiche del pianeta siano ad un livello medio. In questo scenario, la crescita sarebbe limitata dalle risorse: la produzione industriale e la popolazione raggiungerebbero un picco in corrispondenza del flesso della curva delle risorse (cioè del picco della loro estrazione annua). La popolazione raggiungerebbe il picco poco dopo. Se le riserve fossero a un livello doppio (scenario 2, grafico in basso), le cose non andrebbero meglio, ma peggio, perchè la produzione crescerebbe assai di più facendo esplodere l'inquinamento (tra cui il global warming) e generando picchi ben più netti con decrescita rapida e drammatica del cibo e della popolazione. In questo caso la crescita sarebbe limitata dall'inquinamento (cioè dai cosiddetti "sink" o "pozzi"). Questi scenari non sono profezie di Nostradamus, ma mostrano in modo didattico che ci dobbiamo muovere tra Scilla (risorse in esaurimento) e Cariddi (inquinamento in aumento). Piaccia o no, il rapporto del Club di Roma mostra chiaramente non solo che Malthus aveva ragione, ma anche che ahimè era un ottimista... Questo rapporto ha ricevuto enormi critiche da parte dell'establishment economico-finanziario, a cui conviene crogiolarsi nell'idea di una crescita infinita. Come ricorda acutamente lo stesso Meadows in una conferenza di qualche anno fa, l' opposizione ha cambiato argomenti negli ultimi decenni:
Quest'ultimo punto è il più insidioso, visto il ruolo di totem rivestito oggi dalla tecnologia. Il punto è semplice: le innovazioni possono ritardare la fine della crescita, ma non evitarla e soprattutto non possono evitare il successivo declino. Invito tutti caldamente a leggere "I nuovi limiti dello sviluppo", la versione 2003 del rapporto, che è sicuramente più leggibile e didattica dell'originale. E' un tascabile, costa poco e permette di iniziare a ragionare in termini ecologici e sistemici. |
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