Investire nel risparmio energetico potrebbe rivelarsi un affare colossale negli Stati Uniti: secondo un rapporto pubblicato di recente dalla Deutsche Bank e dal Rockefeller Institute, un intervento su vasta scala per la riqualificazione energetica degli edifici (case, uffici, negozi, edifici pubblici) potrebbe infatti generare un taglio dei consumi pari a oltre mille miliardi di dollari nei prossimi dieci anni a fronte di una spesa di molto inferiore, ovvero 279 miliardi di dollari. Un risultato che non stupisce se si considera che gli edifici rappresentano circa la metà dei consumi elettrici negli Stati Uniti. Ma il beneficio per l’economia a stelle e strisce sarebbe anche maggiore se a questo si aggiunge il ruolo di fucina di posti di lavoro che potrebbe rivestire l’efficienza energetica oltre oceano: sempre secondo il rapporto, grazie all’investimento indicato (279 miliardi di dollari), sarebbero creati oltre 3,3 milioni di posti di lavoro, di cui oltre 2,1 milioni nel settore residenziale, dove si stima un investimento di quasi 182 milioni di dollari. L’efficienza energetica sarebbe anche una risposta efficace alle critiche di scarso impegno nella lotta ai gas serra di cui sono spesso bersaglio gli Stati Uniti: il taglio alle emissioni di CO2 ammonterebbe infatti a ben 616 milioni di tonnellate all’anno, di cui 382 milioni solo dal settore residenziale. (f.n.)
