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[Data: 11/04/2012] [Categorie: Iniziative;Animali; ] [Fonte: agireora.org] |
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Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio 2012
Argomento: Vivisezione Due semplici modi per fare la propria parte per salvare gli animali dalla vivisezione.
[COMUNICATO STAMPA]
In occasione della Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio, 21-19 aprile, sono previsti vari eventi in tutto il mondo per protestare contro la pratica della vivisezione, che continua indisturbata oggigiorno, e per informare le persone di che cosa possono fare per contrastarla.
"Le singole persone possono fare la propria parte per contrastare la vivisezione, e quest'anno proponiamo due semplici modi" afferma la redazione di AgireOra Network, che, attraverso il suo progetto NoVivisezione.org, da molti anni fa informazione sul tema della sperimentazione animale, per contrastarla sia dal punto di vista etico che da quello scientifico.
1. "Il 5 per mille dallo a chi vuoi, ma non alla vivisezione"
L'iniziativa così intitolata informa le persone sulla destinazione del 5 per mille delle tasse: molti non lo sanno, ma le associazioni come AIRC, AISM, Telethon, la Fondazione san Raffaele dal Monte Tabor, tutte che finanziano la vivisezione, e perfino il tristemente famoso Istituto Mario Negri, guadagnano milioni di euro dalle donazioni del 5 per mille, sia dalle donazione esplicite, che da quelle "senza preferenza".
E' dunque sufficiente fare attenzione a non elargire il proprio 5 per mille ad associazioni per la ricerca medica, a meno che non si sia certi che esse non finanzino esperimenti su animali. Lo stesso vale per le università: tutte le facoltà bio-mediche fanno sperimentazione su animali.
Anche dare il proprio contributo al settore sanità, ricerca scientifica, volontariato senza indicare una preferenza specifica, significa purtroppo finanziare la vivisezione, perché questi contributi vengono distribuiti in maniera proporzionale tra i vari beneficiari: dato che le associazioni che finanziano la vivisezione sono ai primi posti, significa che ricevono anche gran parte dei soldi derivanti dalle preferenze generiche!
Il numero di animali usati nella ricerca di base, quella appunto portata avanti dalle associazioni per la ricerca medica e dalle università, è in grande aumento: ormai quasi la metà del numero totale di animali usati nella sperimentazione in Italia viene usato proprio in questo settore. Gia' dal 2000 al 2003 c'e' stato un aumento di ben il 40% in questo settore, nel triennio successivo c'è stato un nuovo aumento non da poco, del 22%, nell'ultimo triennio non vi è stata alcuna flessione, ma un ulteriore aumento del 4%.
"Questa sperimentazione su animali non è affatto obbligatoria per legge, è una scelta dei singoli ricercatori" precisano i promotori dell'iniziativa, "ed inoltre è pagata coi soldi dei cittadini - tasse o donazioni alle associazioni. E' quindi doveroso informare le persone sulla destinazione dei loro soldi, vista questa mancanza di evoluzione nell'uso di metodi scientifici all'avanguardia senza animali. Questa stagnazione culturale e scientifica è veramente imperdonabile, e le persone devono sapere a chi stanno regalando il proprio denaro."
Informazioni sul "problema vivisezione" e sulle associazioni per la ricerca che la finanziano si trovano sul sito
www.NoVivisezione.org
2. Test su animali per i prodotti cosmetici
Un altro settore in cui le singole persone possono facilmente esprimere il proprio dissenso alla sperimentazione animale è quello dei test per i prodotti cosmetici. La campagna "Cosmetici cruelty-free entro il 2013" ha lo scopo di divulgare e sostenere le iniziative internazionali di tante associazioni che chiedono all'Unione Europea di confermare il divieto assoluto di vendita di cosmetici con ingredienti testati su animali entro il marzo 2013, ed evitare uno slittamento di questa data. La Commissione Europea, il Parlamento ed il Consiglio decideranno sulla materia entro il 2012.
Su questo tema vi sono petizioni on-line e una petizione cartacea: tutti i cittadini sono invitati a firmare e far firmare i propri conoscenti, e divulgare l'iniziativa in ogni modo, sia su carta, che on-line, attraverso Facebook, Twitter, ecc. Tutte le indicazioni sono alla pagina:
"La maggior parte delle persone è contraria alla sperimentazione animale, perché sa che si tratta di una pratica inutile dal punto di vista scientifico e assolutamente condannabile dal punto di vista etico. Quello che non è abbastanza noto è che si tratta di una pratica che continua incontrastata, viene chiamata 'sperimentazione animale' per farla sembrare meno cruenta, ma consiste sempre nel far soffrire e uccidere quasi un milione di animali ogni anno solo in Italia." conclude la redazione di AgireOra Network. "Ma ciascuno di noi può combatterla, e per quest'anno suggeriamo queste due semplici iniziative, cui ciascuno può partecipare in pochi minuti e può impegnarsi a divulgare ai propri conoscenti per la Settimana Internazionale per gli Animali di Laboratorio, 21-29 aprile 2012."
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