c Cosa c’è dietro gli ultimi attacchi alle rinnovabili - 11/04/2012 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 11/04/2012]
[Categorie: Ecologia;Economia;Politica; ]
[Fonte: Mondoecoblog]
[Autore: Roberto Bosio]
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Cosa c’è dietro gli ultimi attacchi alle rinnovabili

Le bozze del quinto conto energia – che stabilità gli incentivi futuri per le rinnovabili e il decreto rinnovabili elettriche stanno mostrando che con ogni probabilità si sta sviluppando uno scontro tra questa forma di energia e quella fossile.

Al di là del fumo negli occhi che viene gettato, basta poco per capire le ragioni di questo scontro. In Italia ci sono stati investimenti in centrali che sfruttano l’energia fossile per circa 25 miliardi di euro.

Investimenti probabilmente eccessivi che hanno generato una sovracapacità produttiva acuita dalla presenza di circa 30 TWh di energia prodotta dalle rinnovabili – più o meno il 10% della produzione totale di energia.

Questo dato ha finito per incidere sul funzionamento di molti impianti – e in particolare di quelli più recenti. Per ripagare gli investimenti dovrebbero funzionare almeno 4-5.000 ore all’anno, mentre questi ora stanno funzionando non più di 3.000 ore l’anno.

Questa situazione ha anche portato ad una scissione in Assoelettrica, l’associazione dei produttori elettrici di Confindustria. La nuova associazione comprende società come Sorgenia, GDF Suez, Tirreno Power, EGL e RePower – sono state quelle più penalizzate dall’ingresso delle energie rinnovabili, e per questo si sono riunite in questa organizzazione.

Un altra forma di resistenza è rappresentata dal fatto che sia necessario adeguare la rete elettrica. Prima o poi sarà ncessario un cambiamento di paradigma che sposti gli investimenti, ma ogni cambiamento rilevante richiede tempo e che si vincano delle resistenze da parte di chi è penalizzato.

Quanto è successo finora ha permesso di ridurre le emissioni a parità di energia prodotta, e ha anche un importante effetto a livello economico. Il nostro paese è fortemente dipendente dall’importazione di combustibili fossili, e lo sviluppo delle rinnovabili permette di ridurre la dipendenza dai paesi produttori di petrolio e gas naturale – tipo Iran per intenderci -, e migliorare la nostra bilancia dei pagamenti.

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