c Donne e ri-Ciclo: con le coppette riutilizzabili si risparmiano 3mila euro - 11/04/2012 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 11/04/2012]
[Categorie: Ecologia; ]
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Donne e ri-Ciclo: con le coppette riutilizzabili si risparmiano 3mila euro
Coppette mestruali, assorbenti lavabili e biodegradabili: una buona scelta per l'ambiente e per risparmiare.

«Non berrò mai più un tè a casa tua». È questa l’affermazione – accompagnata da una faccia disgustata – che si può ricevere per aver annunciato di voler provare la coppetta mestruale.

La suddetta coppetta, per inciso, va sterilizzata ogni inizio e fine ciclo e questo processo può essere effettuato proprio con il pentolino del tè. Superata la diffidenza iniziale, c'è da dire che affrontare i giorni di ciclo in maniera "eco" è una scelta vincente da molti punti di vista, alla faccia di rifiuti, sprechi e costi.

Ogni donna nella sua età fertile consuma circa 12.000 assorbenti (pari a circa 250 chili di rifiuti). Se si considera che le donne tra i 15 e 50 anni in Italia sono circa 20 milioni si arrivano a contare 7 miliardi di assorbenti usati che, ogni anno, vengono buttati.

Volumi da capogiro che finiscono dritti dritti in discarica e che non vengono riciclati. Questi materiali impiegano un tempo molto lungo per essere completamente smaltiti: si parla di sei mesi nel caso di assorbenti interni e di 500 anni per quelli classici.

Ed è anche una questione di costo: in circa 35 anni di età fertile, ogni donna spende in assorbenti una cifra che supera i 3.500 euro.

La risposta a questa situazione ha più nomi: assorbenti lavabili, biodegradabili e coppette mestruali.

Gli assorbenti lavabili sono realizzati in cotone organico, spugna di bambù e altri materiali che non irritano la pelle, sono lavabili in lavatrice a 40°-60°, durano 3 anni e costano circa 7 euro al pezzo.
Ci sono poi anche quelli biodegradabili, sia interni che esterni che hanno un costo variabile 3,5-5 euro a pacco (circa 15 pezzi a pacco).

Un'alternativa sono le coppette mestruali – la più nota è Mooncup, ma ci sono molte altre marche tra cui la recente Natù – che raccolgono il flusso mestruale invece di assorbirlo e che hanno un basso impatto sull’ambiente e sul portafoglio.

Le coppette hanno taglie diverse, a seconda dell’età e delle condizioni della donna, e sono realizzate in silicone, o comunque in materiale ipoallergenico senza coloranti, profumi, sbiancanti o sostanze chimiche nocive. «Sono sicure e non causano danni alle donne, poiché non alterano il pH vaginale e non provocano secchezza – assicura l’eco dottore, Enrico Pandiani – Nessun problema nemmeno per quanto riguarda l’aspetto igienico, a patto di seguire bene le istruzioni». Le coppette devono essere sterilizzate a inizio e fine ciclo e svuotate ogni 8-10 ore.

Un altro vantaggio riguarda il costo che si aggira sui 30 euro: questo significa che si ammortizzano in 4-8 mesi. Nell'arco della sua vita, una donna necessiterà in totale di tre coppette mestruali per una spesa complessiva di 90 euro – meno di quanto spende in un solo anno per gli assorbenti normali (circa 100 euro).

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