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[Data: 11/04/2012] [Categorie: Ecologia;Sostenibilità; ] [Fonte: VirgilioGoGreen] |
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Casa: l’autoproduzione di energia è realtà in Trentino In Trentino è stata appena inaugurata la prima casa passiva certificata Passivhouse a energia zero. Entro il 2020, secondo quanto previsto dall’Unione europea, ogni nuovo edificio dovrà essere passivo. Tradotto, dovrà produrre tanta energia quanta ne consuma. Il Trentino, all’avanguardia nell’edilizia sostenibile e in linea con le richieste europee, ha appena inaugurato la prima casa passiva certificata in Italia a Roncone. La Provincia autonoma di Trento la definisce in realtà una “casa attiva” visto che produce energia in surplus rispetto al suo consumo. Ciò accade grazie ai pannelli fotovoltaici che catturano l’energia del sole, ai materiali che permettono un buon isolamento (legno delle foreste Pecf) e alle tecnologie con cui è stata realizzata. La villa è stata progettata e realizzata da Armalab di Pergine Valsugana, azienda trentina, in collaborazione con l’architetto Paolo Boni, seguendo i protocolli di efficienza energetica del Passivhaus Institute e dell’Associazione nazionale di architettura bioecologica. L’edificio, commissionato da privati, è una casa Arca (marchio trentino per le case in legno) del livello più elevato. Anche per questo, il costo è di poco più elevato rispetto a una costruzione standard del suo genere ( 5-7%), che sarà comunque ammortizzabile in pochi anni grazie ai risparmi che si realizzeranno sul fronte del riscaldamento. «Attualmente – hanno spiegato i progettisti Fabio Ferrario e Mirko Taglietti – ci sono in Italia solo 5 case certificate Passivhaus, e questa è la prima a energia zero. La struttura è stata concepita per ricevere il maggiore apporto possibile dal sole. La disposizione delle aperture, in particolare delle grandi finestre, garantisce un apporto energetico gratuito considerevole all’abitazione, che viene mantenuto e sfruttato grazie a un involucro termico estremamente efficiente. Il calore viene distribuito su tutti gli ambienti con un sistema di ventilazione meccanica, assistita da sensori, che minimizza dispersioni e sprechi; la limitata porzione di potenza termica ancora necessaria per raggiungere un adeguato confort è garantita da piastre elettriche radianti posizionate all’interno delle murature e collegate ad un sistema fotovoltaico» «Questa abitazione ecosostenibile - ha detto l'assessore provinciale, all'Industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, che l'ha visitata – rappresenta un esempio di punta di ciò che si può realizzare mettendo a sistema la filiera trentina della green economy e dell'edilizia “verde”, che fa perno sul marchio Arca». |
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