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[Data: 10/05/2012] [Categorie: Animali; ] [Fonte: Greenreport.it] |
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Svizzera, buone notizie per i grandi predatori: accordo allevatori, cacciatori e ambientalisti Il Wwf Svizzera annuncia «Una buona notizia per l'orso, il lupo e la lince! I cacciatori, gli allevatori di ovini e i difensori dell'ambiente si sono messi d'accordo: d'ora in avanti lavoreranno assieme invece di affrontarsi. E ciò per permettere ai grandi predatori di ritrovare il loro posto in Svizzera. La prossima volta che sorgeranno dei problemi si tratterà, per i diversi interlocutori, tra cui il Wwf Svizzera, di cercare assieme soluzioni costruttive. Noi pensiamo che sia un passo nella giusta direzione!». Il ritorno di lupo, lince e orso in Svizzera ha spesso causato conflitti, con gli ambientalisti che si scontravano con allevatori e cacciatori che volevano semplicemente abbattere i grandi carnivori, ma qualcosa, dopo le proteste per l'uccisone di lupi ed orsi, sembra essere cambiato. Wwf, Pro Natura, Federazione svizzera d'allevamento ovino e CacciaSvizzera hanno elaborato un documento di intenti comuni. I negoziati sono stati lunghi, ma il testo finalmente prevede, fra le altre cose, degli accordi sulla politica dei grandi predatori. Al centro della strategia concordata c'è lo sviluppo della protezione delle mandrie. Secondo German Schmutz, presidente della Federazione svizzera d'allevamento ovino, «Gli allevatori si impegnano a prendere ogni misura ragionevolmente possibile, come pascoli a rotazione, cani, sorveglianza da parte di un pastore o recinti». Le quattro organizzazioni «Ritengono il ritorno di lupo, lince e orso un processo naturale», non escludono «abbattimenti regolativi», ma «a condizione che non si metta in pericolo una specie. Nel caso di uccisione di capi di bestiame, la caccia al predatore dovrebbe rimanere possibile conformemente alle normative in vigore». Su altri argomenti, come i conflitti fra grandi predatori, la detenzione di bestiame e la caccia di fauna selvatica, Wwf, Pro Natura, Federazione svizzera d'allevamento ovino e CacciaSvizzera hanno detto di voler cercare compromessi e soluzioni concrete. «Ovviamente, gli accordi non eliminano le divergenze dal punto di vista degli interessi - hanno sottolineato le organizzazioni - Ma permettono di trovare soluzioni non più sotto il fuoco dei media o nelle aule dei tribunali, ma attorno ad un tavolo o direttamente sul campo. Si tratta di un importante cambiamento di paradigma». |
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