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[Data: 15/05/2012] [Categorie: Documenti;Decrescita;Economia;Sostenibilità; ] [Fonte: Ecoalfabeta] |
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Il picco dei minerali reloaded /1 mercurio Dopo 4 anni, aggiorno la situazione sul picco dei minerali.In 500 anni è stato estratto il 90% del Mercurio "buono" e ne rimangono 90 kt.La ripresa dopo il 2000 non deve ingannare perchè le risorse "meno buone" hanno grandi costi
Quattro anni dopo la presentazione al convegno ASPO, torno a parlare del picco dei minerali, per aggiornare la situazione. Iniziamo dal Mercurio, il primo elemento ad aver mostrato il picco. Il grafico in alto ne mostra la produzione annua (1): i picchi minori del 1928 e del 1941 sono dovuti a congiunture economiche (crisi del '29) e storiche (la guerra); il picco del 1971 è invece di natura fisica e mostra l'inizio dell'esaurimento della risorsa. Il 1971 non ha segnato la fine del Mercurio, ma la fine del Mercurio "buono", quello facilmente estraibile a basso costo. Dovendo ricorrere a giacimenti via via di minore quantità e qualità, la produzione non riesce più a tenere il passo con la domanda e la produzione inevitabilmente diminuisce. Il prezzo del mercurio è cresciuto dai 32 $/kg degli anni '40 ai 55 $ degli anni '60 per poi crollare a 20 $ negli anni '70 e a 14 negli anni '80 ($ costanti 1998). Il prezzo del Mercurio era troppo alto negli anni '60 e la nostra civiltà ha imparato a farne a meno, tanto più che si tratta di un elemento particolarmente tossico. E' un caso che l'EPA ha dichiarato il Mercurio inquinante atmosferico pericoloso solo nel 1971? Domanda impertinente: se le riserve di Mercurio fossero state il decuplo di quelle reali, l'EPA sarebbe riuscita a imporsi prima del picco? Il secondo grafico mostra invece l'estrazione cumulativa di Hg. Fittando i dati con 4 logistiche, si ottiene un URR (1) pari a 0,92 Mt, abbastanza in accordo con il valore dell'USGS di 1 Mt. La produzione di Mercurio ha avuto una piccola ripresa dopo il 2000; riprenderà a crescere? Ne dubito fortemente, anche se le risorse probabili "meno buone" assommano a circa 500 kt, per il semplice motivo che per estrarre questo Hg così diluito nella roccia occorre molta più energia e il mondo del 21° secolo non ha tutto questa energia da scialare. A riprova di questo fatto, il prezzo del Mercurio è tornato a raddoppiare, dai 5,5 $/kg degli anni '90 agli 11 $/kg degli anni zero. (1) Fonte: Hylander&Meili per i dati pre 1900 e USGS per i dati successivi. I dati storici non compaiono nel grafico, ma sono necessari per calcolare il fit. Il fit è stato fatto con una funzione logistica, soluzione dell'equazione differenziale p=dP/dt=-r P (1-P/K), dove p è la produzione annua, P la produzione cumulativa, r il tasso di utilizzo e K la Ultimate Recoverable Resource (URR), cioè la quantià complessiva di minerale "buono" presente nella crosta terrestre prima dello sfruttamento antropico, ovvero la produzione al 2011 le riserve stimate. Non coincide con tutto il Mercurio presente nella crosta, ma con quello vantaggiosamente estraibile. |
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