c Chernobyl 25 anni dopo, quali effetti sulla biodiversità? - 15/05/2012 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 15/05/2012]
[Categorie: Ecologia; ]
[Fonte: ]
[Autore: ]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


Chernobyl 25 anni dopo, quali effetti sulla biodiversità?
Il disastro nucleare sta ancora avendo effetti sulla biodiversità locale, secondo un nuovo studio. I ricercatori suggeriscono che siano state colpite particolarmente le specie rare di uccelli e che i cambiamenti genetici nelle piante e negli animali causati dalle radiazioni siano stati tramandati di generazione in generazione



Chernobyl 25 anni dopo, quali effetti sulla biodiversità?
Considerato come il più grande disastro ambientale del mondo, l'esplosione alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina nel 1986 ha contaminato 200.000 chilometri quadrati di territorio in Europa centrale e orientale. La reale portata del danno ambientale e biologico causato è ancora incerta. Alcuni ricercatori francesi e statunitensi hanno principalmente affrontato due questioni: le specie rare sono state le più colpite dall'incidente? E quale impatto hanno i cambiamenti genetici, o mutazioni, causate da materiali radioattivi sullo stato di conservazione?

I ricercatori hanno esaminato un certo numero di uccelli in tre anni attraverso 731 sedi in Ucraina e Bielorussia. Questo ha rivelato come gli uccelli rari, in particolare quelli acquatici, siano stati colpiti in modo sproporzionato, considerando che generalmente vivono solo in siti con bassi livelli di radiazione e con elevata diversità di specie, il che suggerisce che le specie rare rispondono in modo diverso alle radiazioni rispetto alle specie più comuni. Per quanto riguarda l'impatto dei cambiamenti genetici sullo stato di conservazione, si deve considerare che molte nuove mutazioni ritenute nocive si verificano frequentemente in piante e animali, anche in condizioni normali. Altre mutazioni risultate nella morte, impediscono che queste mutazioni siano trasmesse alle nuove generazioni, riducendo quindi la probabilità ad un organismo di riprodursi. In entrambi i casi, l'abbondanza delle specie e pertanto lo stato di conservazione, possono essere colpiti. Negli esseri umani e altre specie di vertebrati, si stima che si verifichino circa tre nuove mutazioni attraverso ovuli o spermatozoi. In sostanza si pensa che il disastro di Chernobyl abbia aumentato i tassi di mutazione di 20 volte il loro livello normale in alcune specie.

Inoltre va considerato che altri problemi futuri includono il movimento di materiale radioattivo dal sito di Chernobyl - in particolare, a seguito di incendi boschivi e incendi di probabile origine dolosa da parte degli agricoltori che usano bruciare i terreni agricoli. Secondo i ricercatori e' necessario poter salvaguardare gli esseri umani, così come altre specie, attraverso l'adozione urgente di politiche per mitigare gli incendi. (h.b.)

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google