Crescono le emissioni nel 2011. Il record alla Cina
Secondo il documento "Scenario 450" della Iea, le emissioni di CO2 sono aumentate del 3,2%, con la Cina che ha registrato l'aumento maggiore. Scendono ancora le probabilità di limitere ai 2°C l'aumento delle temperature globali rispetto al periodo pre-industriale
La Cina ha contribuito più di ogni altro Paese al record di emissioni registrato nel 2011 a livello globale. L’anno scorso, infatti, secondo il documento Scenario 450 del World Energy Outlook della Iea, l’Agenzia energetica internazionale, infatti, le emissioni di CO2 sono aumentate del 3,2%, raggiungendo le 31,6 gigatonnellate, con un ruolo fondamentale dei Paesi non Ocse, che, con un aumento del 6,1%, hanno controbilanciato la lieve flessione registrata invece nei Paesi Ocse. In Cina, le emissioni di CO2 sono cresciute del 9,3%, a causa soprattutto dell’aumento nell’utilizzo del carbone. A livello globale, è il carbone, la causa principale dell’aumento di emissioni, responsabile del 45% delle stesse, seguito da petrolio (35%) e dal gas naturale (20%).
Emissioni in corsa anche in l'India, dove si è registrato un aumento dell’8.7%, che ha portato così il Paese a scavalcare la Russia e a sostituirla al quarto posto tra i grandi produttori di CO2 del mondo dietro Cina, Usa ...
La Cina ha contribuito più di ogni altro Paese al record di emissioni registrato nel 2011 a livello globale. L’anno scorso, infatti, secondo il documento Scenario 450 del World Energy Outlook della Iea, l’Agenzia energetica internazionale, infatti, le emissioni di CO2 sono aumentate del 3,2%, raggiungendo le 31,6 gigatonnellate, con un ruolo fondamentale dei Paesi non Ocse, che, con un aumento del 6,1%, hanno controbilanciato la lieve flessione registrata invece nei Paesi Ocse. In Cina, le emissioni di CO2 sono cresciute del 9,3%, a causa soprattutto dell’aumento nell’utilizzo del carbone. A livello globale, è il carbone, la causa principale dell’aumento di emissioni, responsabile del 45% delle stesse, seguito da petrolio (35%) e dal gas naturale (20%).
Emissioni in corsa anche in l'India, dove si è registrato un aumento dell’8.7%, che ha portato così il Paese a scavalcare la Russia e a sostituirla al quarto posto tra i grandi produttori di CO2 del mondo dietro Cina, Usa ed Unione europea. Calano invece le emissioni in UE e Stati Uniti, a causa, soprattutto della recessione economica. Nella prima, si è assistito a un calo dell'1,9%, mentre negli Usa si è registrata una flessione dell’1,7%. Secondo il documento della Iea, inoltre, scende ancora la probabilità di limitare l'aumento della temperatura media globale a 2°C: per rallentare questo cambiamento, infatti, sarebbe stato necessario limitare il picco di emissioni CO2 a 32,6 gt non oltre il 2017, vale a dire appena una gigatonnellata sopra i livelli registrati nel 2011.
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