c La motosega Ikea - 11/07/2012 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 11/07/2012]
[Categorie: Ecologia;Economia; ]
[Fonte: Unimondo.org]
[Autore: ]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


La motosega Ikea

Tutti pazzi per Ikea. Anche gli ambientalisti. Perfino Paolo Migone, comico di Zelig, invita a passare la domenica all'Ikea. Non sono certo pochi gli italiani che si riversano nei megastore celeste elettrico con la scritta gialla fluorescente. Ma la multinazionale svedese che fa cospicue donazioni all'Unicef contro la malaria, che aiuta i bambini ad andare alla scuola primaria o che consiglia lampadine a risparmio energetico assieme al WWF che ti combina? Usa alberi centenari per i propri prodotti! Lo denuncia la Global Forest Coalition. Gli alberi vengono dalla Russia, e più precisamente dalla Carelia, attraverso l'impresa svedese Swedwood, controllata da Ikea. La Global Forest Coalition (un'alleanza di organizzazioni non governative con membri in oltre 40 paesi) condanna fermamente le le pratiche distruttiva di Ikea in Russia. L'associazione svedese Protect the Forest, membro della Global Forest Coalition, e l'associazione ambientalista russa Spok hanno provato con una investigazione sul campo in Carelia russa, che la Swedwood abbatte foreste con alto valore di biodiversità e di alberi centenari.

Secondo gli ambientalisti l'Ikea sta radendo al suolo foreste con alberi di un'età che varia tra i 200 e i 600 anni ed anche Josefin Thorell, una portavoce dell'Ikea, ha ammesso che "l'età media degli alberi abbattuti nella regione è di 160 anni", ma ha aggiunto che "L'età degli alberi tagliati è meno importante della gestione complessiva della concessione. In una gestione responsabile delle foreste si tratta davvero di gestire la foresta in modo da proteggere la biodiversità, piuttosto che concentrarsi sull'età dei singoli alberi. Risparmiamo il 16 - 17% della foresta per preservare i valori di alta conservazione, il che è ben al di sopra dei requisiti di legge, nonché dei requisiti Fsc. Il livello corrisponde l'obiettivo globale fissato dall'Onu nella Convention on biological diversity (Cbd)».

Ma le foreste più vecchie sono importantissime perché ospitano i più alti livelli di biodiversità e stoccano più CO2, ma nonostante questo continuano ad essere prese di mira in tutto il mondo dal disboscamento legale ed illegale. La Thorell ribatte che l'Ikea non smetterà di sfruttare le sue enormi concessioni forestali: «Il livello di abbattimento nel nostro contratto d'affitto è basso: circa lo 0,4% all'anno del contratto di locazione, che è molto più basso rispetto alla velocità media della forestazione della Karelia". Secondo Viktor Säfve di Protect the Forest, che anche se la Swedwood non taglia più di 1000 - 2000 ettari l'anno, consuma molto più legno della regione: "Ikea/Swedwood non utilizzano solo il legno proveniente dalle foreste centenarie che abbattono, acquistano anche legname proveniente da altri attori dell'area, e il numero reale di alberi centenari che Ikea ha contribuito a distruggere è maggiore". "E' molto triste che foreste che ci hanno messo secoli per maturare possano andare perse in pochi giorni - spiega Andrei Laletin, di Friends of the Siberian Forests - Ikea promuove il consumo di massa di prodotti economici a base di legno, e questo abbassa il valore che la gente da alle foreste centenarie. In questo minaccia il diritto delle generazioni future a godere i vantaggi del nostro patrimonio forestale".

L'associazione svedese Protect the Forest ha lanciato una petizione per aiutare Ikea e Swedwood a cambiare pratiche forestali.

Russia giù, Cina su. Nell'arco degli ultimi due decenni le superfici delle aree forestali della Cina sono aumentate da 134 a 195 milioni di ettari. E' quanto ha comunicato la State Forestry Administration durante una conferenza stampa a Pechino. Entro il 2020, secondo la SFA, la superficie forestale sara' ulteriormente ampliata di 40 milioni di ettari.

Come facciamo a saperlo? Dal cielo viene verrà monitorata tutta la deforestazione o la riforestazione attraverso 'spie' in diretta che ci avvisano via sms. Il tutto basandosi sulle immagini satellitari fornite dalla Nasa. A metterlo a punto insieme alla California State university è stato il sito ambientalista Mongabay.com, che ospita anche il portale da cui tutti potranno controllare lo stato di salute delle proprie foreste. Allo studio da parte del sito c'è anche un sistema di allarme via sms, con il quale gli iscritti al servizio verrebbero avvisati in caso di disboscamento delle aree di interesse. Il 'motore' del Global Forest Disturbance Alert System è lo strumento Modis installato a bordo dei satelliti della Nasa Terra e Aqua. Lo spettrometro 'scatta' fotografie della Terra secondo quadrati di 5 chilometri di lato, e un algoritmo confronta ogni quattro mesi le immagini, segnalando quando riscontra una diminuzione della copertura di alberi di più del 40%.

Sempre via satellite è possibile vedere il progetto portato avanti da Unimondo con la campagna 1 fan 1 albero. Per ogni nuovo fan sul nostro profilo di facebook verrà piantato un albero in Kenya.

Almeno cerchiamo di andare a parziale compensazione dei fan di Ikea che è già a quota 333 mila solamente nel sito italiano. Facciamo cambio?

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google