L'Ets, la tassa sulle
emissioni di CO2 che l'Europa ha introdotto per il sorvolo del suo territorio,
dopo le polemiche e le minacce di ritorsione commerciale, sembra stia
cominciando a dare qualche risultato. Le maggiori compagnie aeree infatti hanno
avviato un'azione di lobby sui politici e sui Governi europei perchè promuovano
politiche tese ad incentivare la produzione ed il consumo di biocarburanti
anche per l'aviazione, così come è stato per l'autotrasporto. Secondo Tony Tyler, direttore generale della
International Air Transport, il combustibile prodotto dalle piante potrebbe
ridurre le emissioni di CO2 dell80%. Fino a ora piú di 1.500 voli commerciali
sono stati alimentati con biocarburante ma perchè questo uso aumenti, ha detto
Tyler durante la riunione annuale della IATA a Pechino, "i costi devono
scendere e la produzione deve aumentare, e questo può avvenire solo attraverso
l'attuazione di politiche specifiche". Contro la diffusione dei
biocarburanti per l'aviazione civile, si è espressa la United Nations
Environment Programme che ha affermato in un rapporto che la riduzione delle
emissioni di CO2 degli aerei verrebbe comunque compensata dall'aumento
derivante dalla deforestazioni delle aree destinate alla coltivazione dei
biocombustibili.(s.f.)
