Fao: Giornata mondiale dell'alimentazione in tempi di crisi
Quest'anno la 'Giornata mondiale dell'alimentazione' arriva in un tempo di crisi. Lo scompiglio finanziario globale sta esacerbando le preoccupazioni per l'aumento del costo del cibo e dei combustibili che hanno già portato 75 milioni di persone negli abissi della fame e della povertà". E' l'inizio del messaggio del Segretario generale dell'Onu, (in .pdf), Ban Ki-moon, in occasione della Giornata internazionale promossa dalla Fao che ricorre oggi. "Anche prima che i prezzi cominciassero ad aumentare, 8 milioni di persone arrivavano a sera affamate". E richiamando il tema della giornata di quest'anno, Ban Ki-moon ha sottolineato che "gli effetti del cambiamento climatico - inclusi il maggior rischio di siccità, di piogge irregolari e di fenomeni atmosferici estremi - minacciano di portare milioni di persone alla denutrizione e alla mancanza di acqua".
Sulle problema delle conseguenze dell'attuale crisi finanziaria internazionale si è concentrato anche il messaggio del Direttore generale della Fao, Jacques Diouf, alla 34/A Commissione per la Sicurezza Alimentare riunitasi per l'occasione a Roma in questi giorni. A fronte dell'attuale crisi, "nonostante le previsioni sulla produzione cerealicola 2008 parlino di raccolti record, la scelta di ridurre gli aiuti al settore agricolo e di aumentare il protezionismo non rappresenta una soluzione efficace, perché misure di questo tipo potrebbero incrementare il rischio di una nuova crisi alimentare l'anno prossimo" - ha affermato Diouf. Il Direttore generale della Fao ha rinnovato quindi la preccupazione, già espressa nei giorni scorsi, che "l'attuale situazione di grande incertezza che contrassegna i mercati internazionali insieme alla minaccia di una recessione mondiale potrebbero spingere alcuni paesi a rivedere gli impegni internazionali presi nei confronti degli aiuti allo sviluppo". "Sarebbe una vera sciagura se questo dovesse verificarsi" - ha sottolineato Diouf e ciò potrebbe aggravare la già difficile situazione dei Paesi in via di sviluppo. "La crisi finanziaria globale - ha concluso Diouf - non dovrebbe farci dimenticare della crisi alimentare. Anche l'agricoltura ha bisogno urgente di attenzione per fare di fame e povertà un ricordo del passato".
Ieri si è celebrata la prima 'Giornata Internazionale delle donne rurali' - alle quali si deve più della metà della produzione alimentare mondiale - ha ricordato Ban Ki-moon nel suo messaggio (in .pdf). "Si deve alle donne rurali più della metà della produzione alimentare mondiale - ha affermato Ban Ki-moon - oltre al sostegno incalcolabile che forniscono alle comunità locali. Tuttavia, nonostante il ruolo vitale che svolgono, esse sono raramente apprezzate o ricompensate in modo adeguato". Segretario generale dell'Onu ha invitato quindi alla responsabilità per "promuovere un mondo nel quale assicurare loro educazione, accesso alla politica e potere di risoluzione nelle controversie" perché sono donne che, pur lavorando, non sono proprietarie dei loro beni e di rado "vengono incluse nei processi decisionali che però riguardano la loro stessa esistenza". "Sappiamo - ha aggiunto - che nel momento in cui accresciamo le prerogative delle donne rurali, aumentiamo il benessere dei loro figli, delle loro famiglie, delle loro comunità e, in ultima analisi, dei loro Paesi".
La 'Giornata mondiale dell'alimentazione' quest'anno ha come tema "Sicurezza alimentare: la sfida del cambiamento climatico e delle bioenergie". Nei giorni scorsi la Fao ha reso noto il rapporto "Lo stato dell'alimentazione e dell'agricoltura" nel quale ribadisce che "la produzione di biocombustibili non deve mettere a rischio la sicurezza alimentare mondiale ed essere un ostacolo alla lotta contro la povertà: i Paesi ricchi devono rivedere politiche e sussidi per il biofuel per tutelare lo sviluppo rurale e assicurare la sostenibilità ambientale nel sud del mondo". Rivendendo precedenti dichiarazioni il rapporto della Fao evidenzia inoltre che "una maggiore produzione di biocarburanti non necessariamente contribuirà a ridurre le emissioni di gas serra così come era sembrato in un primo momento". "Il mondo occidentale deve ripensare alla sua corsa al biocarburante che ha fatto più danni spingendo i prezzi degli alimentari rispetto ai benefici derivanti dalla riduzione dei gas serra" - ammonisce il rapporto.
Domani si celebrerà inoltre la 'Giornata internazionale di lotta alla povertà' che quest'anno - in occasione del 60mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani - avrà come tema "Diritti umani e dignità delle persone che vivono in povertà" (il messaggio in .pdf). La Giornata darà inizio agli eventi "Stand Up! Take action" promossi dalla campagna internazionale per gli Obiettivi del Millennio che vedrà coinvolta anche l'Italia in numerose azioni promosse dalla campagna nazionale 'No excuse 2015". [GB]
|