c "La nuova era può iniziare nel 2015". Da Greenpeace la tabella di marcia anti CO2 - 27/10/2008 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
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[Data: 27/10/2008]
[Categorie: Ecologia ]
[Fonte: ]
[Autore: ANTONIO CIANCIULLO]
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Nel nuovo rapporto "Energy Revolution: A Sustainable World Energy Outlook" "Con la rivoluzione energetica si possono risparmiare 14mila miliardi"

"La nuova era può iniziare nel 2015". Da Greenpeace la tabella di marcia anti CO2

NEL 2015, quando quasi tutti i progetti energetici proposti dal governo italiano (dal nucleare alla carbon sequestration) saranno ancora in fase d'incubazione, il mondo potrebbe già vivere l'inizio di un'era diversa. Un'era che potrebbe migliorare non solo la vivibilità del pianeta ma anche lo stato di salute, assai precario, dell'economia globale. E' quanto afferma il nuovo rapporto Energy Revolution: A Sustainable World
Energy Outlook, presentato oggi da Greenpeace International ed EREC (European Renewable Energy Council).

Secondo questo studio la rivoluzione energetica pulita permetterebbe di risparmiare circa 14 mila miliardi di euro nella spesa in combustibili fossili, oltre a sostenere l'occupazione a livello mondiale. Oliver Schäfer, direttore di EREC, ha dichiarato che "il mercato globale delle fonti rinnovabili può continuare a crescere a tassi con due cifre. Fino al 2050, superando le dimensioni attuali del mercato delle fonti fossili. Oggi il mercato delle rinnovabili vale 70 miliardi di dollari all'anno e raddoppia ogni tre anni".

Per arrivare a questi risultati il team di esperti che ha redatto il rapporto ha ipotizzato uno scenario virtuoso: il picco delle emissioni di anidride carbonica verrebbe raggiunto al 2015 in modo da permettere alla concentrazione di C02 di scendere del 60 per cento sotto i livelli attuali nel 2080. E' esattamente quello che i climatologi considerano necessario per mantenere il riscaldamento del pianeta a livelli accettabili.

Per arrivarci la ricetta di Greenpeace propone interventi in tutti i campi. Edilizia: case molto isolate (si abbattono i consumi fino all'80 per cento), con pannelli solari termici per l'acqua calda, impianti fotovoltaici per l'elettricità e pompe di calore. Trasporti: grande spazio al ferro, limiti di emissione rigorosi per le auto, carburanti a minor impatto ambientale. Produzione elettrica: con il business as usual i costi raddoppierebbero al 2020, la rivoluzione pulita puntando sull'efficienza e sulle fonti rinnovabili permetterà di contenere il prezzo del chilowattora oltre alle emissioni serra (è una proiezione su scala globale dello scenario californiano).

Secondo i calcoli di Greenpeace gli extracosti per il carbone da oggi al 2030 arrivano a 15,9 trilioni di dollari: più degli investimenti necessari a lanciare la rivoluzione energetica basata sull'efficienza e sulle rinnovabili.

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