Tutta l´energia rinnovabile e l´innovazione tecnologica dell´Europa del futuro
BRUXELLES. Secondo la pubblicazione della Commissione europea "L´Europa in movimento. La lotta contro i cambiamenti climatici. L´Ue apre la strada" (di cui parliamo anche in altri articoli del giornale di oggi) il futuro energetico dell´Ue vedrà un aumento del ricorso alle biomasse legnose, al biogas e ai rifiuti biodegradabili, ad esempio nelle centrali elettriche, ma anche della cogenerazione nei sistemi di riscaldamento urbano. «Le caldaie a biomassa saranno sempre più diffuse negli edifici, sostituendo gli impianti di riscaldamento elettrici ad acqua calda o a combustibile liquido». In Europa aumenterà anche la geotermia e l´energia solare, ma «L´aumento più marcato nella produzione di elettricità avverrà assai probabilmente nel campo dell´energia eolica, grazie alle turbine sempre più numerose ed efficaci». Ci sarà anche un maggiore utilizzo di carburanti rinnovabili nei trasporti che permetterà di ridurre le emissioni di CO2 in un settore in rapida crescita.
Comunque, Il mezzo più semplice per assicurare l´approvvigionamento energetico e combattere il cambiamento climatico è quello di ridurre la domanda di energia, di utilizzarla in maniera più efficiente ed evitando sprechi. L’Europa potrà realizzare i suoi obiettivi di risparmio energetico grazie alle tecnologie e con una vera e propria rivoluzione dei consumi. «Ma il risparmio energetico - dice la Commissione Ue - è innanzitutto un intelligente comportamento economico: infatti l´obiettivo dell´Unione di usare il 20% di energia in meno entro il 2020 rispetto agli standard attuali permetterà di ridurre le spese energetiche di ben 100 miliardi di euro all´anno».
Ed alla Prestigiacomo che lamenta danni per l´industria e l´economia la pubblicazione dell´Ue le risponde indirettamente: «Ridurre l´utilizzo dei combustibili fossili può significare che in futuro vivremo diversamente, ma non certo che dovremo sacrificare la qualità della nostra vita, né oggi né domani. Le tecnologie possono apportare un contributo essenziale a un utilizzo più efficace dell´energia nelle nostre vite quotidiane, nell´industria, nei trasporti e nel contesto dello sviluppo sostenibile. L´industria dell´Unione europea è la prima al mondo nel campo dell´ecoinnovazione e dell´energia sostenibile, e questo la pone in pole-position nella corsa alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. L´industria europea è posizionata così bene perché un terzo circa del mercato mondiale delle eco-industrie e dei sistemi di energia sostenibile sono di suo appannaggio. Le imprese europee sono inoltre dominanti nel campo della sostenibilità in quasi tre quarti dei principali settori industriali, e le eco-industrie, così come i sistemi e i servizi energetici sostenibili, offrono centinaia di migliaia di posti di lavoro».
Il programma Ue di azione per la tecnologia ambientale prevede un ventaglio di misure volte a favorire l´ecoinnovazione e le tecnologie ambientali. Esso promuove la ricerca e lo sviluppo, mobilita fondi e migliora le condizioni del mercato.
Il settimo programma quadro di finanziamento a favore della ricerca e dello sviluppo tecnologico (2007-2013) dell´Unione europea stanzia notevoli sovvenzioni per la ricerca nelle tecnologie energetiche a tasso di carbonio basso o pari a zero. Il programma comunitario per la competitività e l´innovazione, che include un sottoprogramma intitolato "Energia intelligente – Europa", prevede anche finanziamenti per la ricerca in materia di energia e la promozione dei risparmi energetici.
Un´ampia quota di questi finanziamenti andrà a progetti dedicati direttamente o indirettamente al cambiamento climatico. In particolare: sviluppo dell´idrogeno e delle celle a combustibile, per sopperire al minore utilizzo di combustibili fossili; cattura e stoccaggio di CO2; efficienza energetica; trasporti non inquinanti ed efficienti e materiali rispettosi dell´ambiente.
Inoltre, l´Ue contribuisce alla diffusione delle buone pratiche e ha creato una piattaforma scientifica all´interno della quale esperti di alto livello possono scambiare le proprie conoscenze. Queste attività prevedono un piano strategico per le tecnologie energetiche che dovrebbe consentire all´Ue di fare da apripista verso una vera e propria rivoluzione energetica che spazia dall´approvvigionamento, alla produzione e alla distribuzione dell´energia. Inoltre sono previste piattaforme tecnologiche, come ad esempio la piattaforma europea per le tecnologie dell´idrogeno e delle celle a combustibile.
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