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[Data: 13/04/2009] [Categorie: Alimentazione ] [Fonte: Ansa.it] |
[Autore: Patrizia Lenzarini] |
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Ogm: La Commissione Europea in marcia veso nuove colture BRUXELLES, 2 APR - Prosegue la marcia della Commissione europea per estendere la coltura degli Ogm in Europa. Bruxelles infatti annuncia che ''prossimamente proporra' un testo legislativo'' sui limiti da porre in etichetta circa la presenza di Ogm autorizzati nelle sementi, su cui uno studio e' gia' in corso. Il tutto e' scritto in un rapporto sulla ''coesistenza tra le colture geneticamente modificate e l'agricoltura tradizionale e biologica'' approvato oggi dalla Commissione europea e destinato al Consiglio e al Parlamento Ue. Il documento elaborato dagli uffici della commissaria Ue all'agricoltura Mariann Fischer Boel fa un bilancio sugli impegni presi in passato dagli stati membri e lancia nuove iniziative, ma rischia di gettare olio sul fuoco nel gia' difficile dialogo tra la Commissione europea e gli stati membri. Da mesi il confronto e' aperto: solo alcune settimane fa il Consiglio Ue ha respinto la richiesta di sopprimere i divieti nazionali alla coltivazione del mais Mon810 della Monsanto. Misure di salvaguardia in vigore gia' in diversi paesi tra cui Francia, Austria e da pochi giorni nel Lussemburgo. La coltura di Ogm nell'Ue e' limitata al mais Mon 810 prodotto in Spagna, Germania, Portogallo, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca su circa 100.000 ettari. Nel documento si sottolinea anche che ''in certi Stati membri, delle Regioni si sono dichiarate zone prive di Ogm, ma le dichiarazioni di questa natura sono politiche e non costituiscono dei divieti giuridicamente obbligatori''. Il tema affrontato dal rapporto, relativo alla coesistenza tra agricoltura Ogm e Ogm free, e' ugualmente fonte di divergenze. Si tratta, ad esempio, di evitare la presenza involontaria di Ogm nei prodotti biologici che la coltivazione ravvicinata dei due tipi di colture potrebbe provocare. Ma anche riconoscere le responsabilita' per i danni eventualmente subiti dall' agricoltore che non puo' piu' etichettare i suoi prodotti in quanto biologici, o venderli come tradizionali esenti da Ogm. Bruxelles riconosce che ''al momento non sembra possibile trovare sul mercato delle assicurazioni che coprono il rischio di una presenza accidentale di Ogm''. Nonostante questo, la Commissione europea non intende fare concessioni a coloro che chiedono una regolamentazione di questi problemi nell'ambito di un quadro normativo europeo. Bruxelles precisa anche ''che al momento non sembrano necessarie misure specifiche per regolamentare la coesistenza transfrontaliera'' in quanto non sono state registrate difficolta'. Tra le nuove iniziative della Commissione Ue c'e' la creazione dell'Ufficio europeo per la coesistenza a cui verra' chiesto di esaminare l'efficacia delle misure nazionali. Fino ad oggi solo 15 stati membri - non l'Italia - hanno completato l'adozione delle misure nazionali sulla coesistenza: sono Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo, Austria, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Lettonia, Olanda, Portogallo, Romania, Slovacchia e Svezia. |
Dossier OGM in Agricoltura - Le ragioni di chi dice no (Pdf)
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