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[Data: 29/04/2009] [Categorie: Ecologia ] [Fonte: Ansa.it] |
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Mef-Usa, Passa da L'Aquila la via per Copenaghen WASHINGTON, 28 apr - Il futuro del pianeta passa dall'Aquila, nel senso letterale del termine. I Paesi delle maggiori economie mondiali riunitisi oggi a Washington nell' ambito del Mef si sono infatti detti concordi proprio su questo punto: affinche' il prossimo vertice di Copenaghen sull'ambiente produca il nuovo protocollo mondiale di inizio millennio, e' necessario che al G8 di luglio all'Aquila i grandi del mondo producano un accordo politico ''vero''. Solo in funzione di quello sara' successivamente possibile un approfondimento sui numeri per quanto riguarda finanziamenti, tecnologie, obiettivi di medio periodo per la riduzione di C02. L'Aquila, cioe', e' una tappa politica fondamentale verso Copenaghen. Questo conclusione e' stata condivisa dai ministri dei 17 Paesi convenuti a Washington per il Major Economies Forum (MEF) voluto dalla amministrazione Obama per fare il punto su possibili politiche ambientali comuni. Nella due-giorni americana e' stata raggiunta un'intesa su due punti cardine: da un lato la condivisione che di dovra' essere una diffusione maggiore, soprattutto verso i Paesi meno sviluppati, di tecnologie 'pulite'; dall'altro che bisogna fissare obiettivi anche di breve periodo nella riduzione delle emissioni di CO2. Prima del G8 dell'Aquila il Mef ha in programma altri due incontri, uno a fine maggio a Parigi, l'altro a giugno in Messico. Dovranno servire per arrivare al G8 dell'Aquila con le carte in regola in vista di un accordo politico ''vero'' sull'ambiente. ''Siamo molto soddisfatti di come i lavori stanno procedendo - ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo - gli Usa hanno un approccio molto concreto e positivo nell'affrontare i diversi temi, e c'e' partecipazione e condivisione. E' opinione condivisa che se davvero a Copenaghen si vuole segnare una svolta nelle politiche ambientali del pianeta, il G8 dell'Aquila dovra' registrare un avanzamento politico concreto. Cio' permettera' poi, tra luglio e dicembre, di aprire una discussione altrettanto seria sui numeri dei diversi interventi che si vogliono mettere in campo, dall'impiego di tecnologie agli obiettivi di riduzione''. La necessita' di ridurre l'inquinamento del pianeta non e' un'opzione politica, ma una necessita' che riguarda tutti, e tutti sentono di avere responsabilita' al riguardo. ''Tutti i partecipanti del Mef - ha sottolineato il dipartimento di Stato Usa - condividono la visione secondo cui il cambiamento climatico mette in pericolo il mondo, un pericolo tanto evidente quanto concreto che richiede l'attenzione di tutti i Paesi. Il vertice di luglio dovrebbe mandare un messaggio politico forte all'avanzamento verso Copenaghen''. Il picco di CO2 sara' raggiunto nell'atmosfera del pianeta per il 2015, qualunque siano le misure messe in campo oggi. Come ha sottolineato il segretario di Stato, Hillary Clinton, e' responsabilita' comune ''recuperare il tempo perso''. (luciano.clerico@ansa.it). (ANSA). CLE |
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