Quando il business (biotech) distrugge la scienza: il caso dell'Accademia Pontificia Delle Scienze
Dichiarazione di Guido Pollice, Presidente Verdi Ambiente e Società
e di Fabrizia Pratesi, coordinatrice Comitato Scientifico Equivita
Sulla questione Ogm, l’Accademia Pontificia delle Scienze assomiglia sempre più ad un'azienda di marketing, tesa a mettere in risalto i vantaggi di un prodotto e ad assicurare un profitto economico ai propri clienti.
Evitando accuratamente il contraddittorio, l’Accademia si appresta a realizzare, tra il 15 e il 19 maggio, in Vaticano, una settimana di studi sul tema “Le piante transgeniche per la sicurezza alimentare nel contesto dello sviluppo”, per promuovere gli Ogm, favorendone l'accettazione tra i consumatori.
Chiudendo le porte in faccia ad ogni rappresentante della Società Civile impegnato sul tema delle agrobiotecnologie e selezionando i propri relatori tra i militanti dello sviluppo biotech, la suddetta Accademia mostra di avere smarrito l'interesse per la scienza, per l'evoluzione del sapere, per il confronto delle conoscenze.
La maggior parte degli interventi (vedi gli abstract sul sito del Vaticano) riaffermano le caratteristiche di “maggiore produttività” e “minore inquinamento" attribuite alle piante transgeniche dalle aziende detentrici dei brevetti (la pianta GM si distingue da quelle convenzionali principalmente perché è “privatizzata” attraverso il brevetto, che ne copre tutta la discendenza e produce “diritti” ad ogni risemina), malgrado tali caratteristiche siano state non solo smentite ma addirittura assai spesso ribaltate da numerosi studi scientifici indipendenti, che non vengono citati (1).
I risultati della settimana di studi sono più che scontati. Verranno trascurati i problemi causati dagli Ogm con la resistenza agli erbicidi (vedi l’invasione di erbe infestanti, come Amaranthus palmeri, negli stati meridionali degli Stati Uniti, dovuta al fenomeno di resistenza) e si eviterà di citare il regolamento europeo (13/01/09) che per tutelare la salute umana - sempre più compromessa dalle sostanze tossiche usate in agricoltura - pone severi divieti all’utilizzo di molti pesticidi, tra i quali il glufosinate (diserbante il cui uso è strettamente legato a varii OGM).
Oltre agli effetti degli Ogm sull’ambiente e la salute, verranno trascurati anche gli effetti sociali, tanto gravi nelle colture transgeniche da avere indotto il Papa Benedetto XVI° a dire “La campagna di semina degli Ogm, che pretende di assicurare la sicurezza alimentare […] rischia di rovinare i piccoli agricoltori e di sopprimere le loro semine tradizionali, rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm”.
Verranno ugualmente messi da parte gli appelli di numerosi gruppi di organizzazioni cattoliche che lavorano per la giustizia globale e la lotta alla fame, come il CIDSE (2), che in una lettera all’Accademia esprime lo sconcerto sul silenzio riguardante l’opinione della Chiesa Cattolica in Africa, il silenzio sull’impatto negativo degli OGM sulle condizioni di vita delle aree rurali, ecc ...
Come risponde l'Accademia Pontificia delle Scienze a tanti problemi? Semplicemente con il silenzio. Con l'ottusità. Con la chiusura.
Per informare i cittadini ed esprimere il proprio dissenso, le associazioni VAS, EQUIVITA e AmbienteScienze terranno un’iniziativa a Roma lunedì 18 maggio alle ore 10,30. L’indirizzo esatto sarà reso noto domani.
(1) Alcuni esempi:
Rapporto 2006 di Friends of the Earth “Who benefits from GM crops?”
Rapporto IAASTD, International Assessment of Agricultural Knowledge, Science and Technology, commissionato dalle Nazioni Unite.
Rapporto “Failure to yield” di UCS, Union of Concerned Scientists
Documenti di Charles Benbrook, già direttore Agricoltura nella Academy of Sciences degli USA Roma.
(2) http://www.equivita.it/Lettera_CIDSE.htm
Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa VAS: 06/3608181 – 329.1328437
Ufficio Stampa Equivita: 06/3220720 – 335.8444949
|