22 luglio: giornata mondiale contro la miniera a cielo aperto
Appello per una Giornata mondiale contro la miniere a cielo aperto [luglio 22, 2009] - Tutte le miniere a cielo aperto utilizzano tecniche che comportano la distruzione e il depauperamento degli ecosistemi del pianeta. La rimozione degli strati superficiali di terreno, la distruzione del suolo, l'inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, il lavoro sotterraneo di divisione delle comunità, il tentativo di corruzione di funzionari, le minacce ed estorsioni e la violazione delle leggi e dei diritti sono parte delle azioni di routine con cui operano le minieraea cielo aperto in molte parti del mondo.
L'attività mineraria in Messico ha una lunga storia. La ricchezza del sottosuolo del Messico è stato un importante motivo per le conquiste del sedicesimo secolo. Come nei territori indigeni di altre parti del mondo, l'estrazione mineraria è stata di grande importanza per le forze coloniali e contemporaneamente un fattore di vulnerazione dei diritti delle comunità coinvolte causandone lo sfollamento, la distruzione ambientale, la perdita dei mezzi di sussistenza.
Nonostante la lotta per la terra e il trionfo della rivoluzione messicana nel 1910, persiste ancora oggi questa storica ingiustizia. Oggi sono soprattutto le società miniere del Canada a continuare a rubare le ricchezze dei popoli del sud del mondo.
Il Canada, in contrasto con la "coscienza ecologica" che propaganda, è il leader dei paesi che portano avanti le attività minerarie a cielo aperto del mondo. Le multinazionali canadesi posseggono il 51% del capitale coinvolto nei processi minerari di tutto il mondo.
Il Messico è uno dei paesi che consentono al Canada di essere il "campione internazionale delle miniere". Le politiche neoliberiste applicate in Messico a partire dalla metà degli anni'80 e riconducibili al NAFTA hanno avuto un enorme importanza per il settore minerario del Canada. In aggiunta all'indebolimento dei diritti del lavoro, alla repressione dei movimenti sociali, alla militarizzazione e allo sfollamento delle comunità, la maggior parte delle concessioni minerarie affidate a società straniere in Messico appartenenti al Canada.
Fino al 2007 il governo del Messico ha affidato 438 concessioni minerarie in tutto il paese, la maggior parte delle aziende del Canada si trovano nello stato del Chiapas, con 72 imprese che assieme coprono 727.435 ettari. Più della metà di essi sono nelle mani di Linear Gold e Frontier Development Group. Lo stesso accade nelle province di Zacatecas, Chihuahua, Sonora, Oaxaca, Coahuile, dove la maggior parte dei progetti saranno sviluppati nei territori di comunità indigene e contadine. Per l'America latina considerata nel suo insieme la problematica si ripete identica: in Perù, Cile, Argentina, Bolivia, Guatemala, Brasile, Panama, Honduras, Colombia, Ecuador, El Salvador e Suriname le imprese canadesi gestiscono decine di progetti minerari. Lo stesso vale per l'Africa e in particolare per Ghana, Congo, Tanzania, Sudan, Zambia e per l'Asia, in particolare per India, Filippine, Indonesia, Papua. In America del Nord il porblema si ripete negli Stati Uniti e nello stesso Canada. Questo è il motivo per cui abbiamo convocato una giornata d'azione contro le miniere a cielo aperto il 22 luglio, durante la quale lanciamo un appello a organizzare manifestazioni pacifiche sotto le ambasciate canadesi in tutto il mondo, mostrando il ripudio della società civile verso questo tipo di attività minerarie che lasciano dietro di loro solo desolazione, povertà e morte per il popoli. Convocano:
Frente Amplio Oppositionist Minera San Xavier(New Gold), Cerro de San Pedro, SLP, Messico, la cui resistenza ha raggiunto la vittoria legale contro la società, tuttavia, il governo neoliberale di Felipe Calderón, continua a violare la legge obbedendo interessi transnazionali e la società rimane in funzione.
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