c L’Europa boccia i test sugli animali - 15/07/2009 (Rassegna Stampa - Ass. Progetto Gaia)
Home Capitolo
APRE CAPITOLO RASSEGNA STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Invia questa notizia ai tuoi conoscenti
Home Sito
APRE IL SITO DI PROGETTO GAIA
[Data: 15/07/2009]
[Categorie: Animali ]
[Fonte: Terranews.it]
[Autore: Loredana Diglio]
Social network:                e decine d'altri attraverso addthis.com Tutti gli altri con: addthis.com 

Spazio autogestito Google


L’Europa boccia i test sugli animali
L’autorità europea per la sicurezza alimentare denuncia la scarsa attendibilità della sperimentazione che verifica la tossicità delle biotossine dei molluschi.

Il Contam, comitato scientifico dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, ha appena pubblicato un parere che attribuisce scarsa attendibilità ai test effettuati su animali per verificare la tossicità delle biotossine algali presenti nei molluschi destinati all’alimentazione umana. La presenza nei prodotti ittici di biotossine, sostanze tossiche sintetizzate da alghe unicellulari di acqua dolce e salata, rappresenta, dunque, un emergente problema di sanità pubblica.

I bivalvi come cozze, vongole, capesante, ostriche e simili sono molluschi filtratori e trattengono all’interno piccole alghe che per il loro organismo sono innocue, ma che producono effetti collaterali dannosi per la specie umana. La contaminazione con tossine algali dei molluschi bivalvi filtratori è, com’è noto, alla base di varie intossicazioni umane a trasmissione alimentare.

Prima di arrivare sulle tavole dei consumatori, quindi, devono subire un test per verificare la mancanza di accumulo di tossine che possono risultare tossiche per l’uomo anche se sottoposte ad alte temperature, in quanto termostabili. «Gli esperti del Contam, che studiano i contaminanti della catena alimentare spiegano dalla Lav, la Lega antivivisezione - ritengono che la poca accuratezza dei protocolli sperimentali applicati ai test possano dare luogo a falsi positivi e a falsi negativi oltre che a un’insufficiente attendibilità del dato, con immediate conseguenze per la sicurezza del consumatore».

Più nei dettagli, c’è da osservare che «il metodo convenzionalmente utilizzato (Mba, Mouse bioassay) -osserva Michela Kuan, biologa responsabile del settore vivisezione dell’associazione animalista - è altamente invasivo, in quanto utilizza roditori e prevede l’impiego di tre topi o tre ratti nel cui addome viene iniettato il campione da testare».

«Si valuta, quindi, la comparsa di reazione diarrogena o la morte di almeno due animali su tre entro le 24 ore dall’inizio del test. I sintomi osservabili sono comunque vari: prostrazione, ipotermia, tachicardia». L’obiezione del Contam è che, pur essendo impiegato come metodo ufficiale, l’Mba non presenterebbe requisiti ideali.

«D’altra parte i test su animali non subiscono il processo di validazione che invece devono subire i test alternativi per poter essere impiegati come metodi ufficiali, iter molto lungo che vincola la sostituzione degli animali nelle investigazioni sperimentali», commenta la dottoressa Kuan. «Ci auguriamo che le indicazioni del Comitato scientifico accelerino, nei fatti, il riconoscimento internazionale di protocolli che non si avvalgano di animali, come quelli chimico-analitici basati su cromatografia liquida ad alto rendimento e spettrometria di massa. Naturalmente noi auspichiamo che in un futuro prossimo possano essere applicati test etici sicuri». Secondo quanto denunciato dalla Lav, gli animali coinvolti ogni anno nella sperimentazione sono più di 900mila, solo nel nostro Paese, 12 milioni in Europa e 115 milioni nel mondo.

PARTECIPA ALLA CAMPAGNA "IO FACCIO LA MIA PARTE"

 

Per il nostro Emporio... clicca!CLICCA PER IL NOSTRO EMPORIO

 

Spazio autogestito Google