c
Home
Capitolo |
RASSEGNA STAMPA Invia questa notizia ai tuoi conoscenti |
Home
Sito |
[Data: 01/04/2007] [Categorie: Alimentazione ] [Fonte: Agire Ora] |
[Autore: Kathy Freston] |
Social network: e decine d'altri attraverso addthis.com |
Spazio autogestito Google |
Ti definisci un progressista - ma ancora mangi carne? Riportiamo un articolo pubblicato dalla rivista americana AlterNet, in cui viene affrontata la questione: "Ma come fai a dichiararti ambientalista e ancora mangiare carne?!". E' rivolto, oltre naturalmente agli ambientalisti, anche a chi si definisce "progressista" e non intende mettere in discussione il suo "diritto alla bistecca", ne' vuole sapere quali conseguenze ha sull'ambiente e sulla societa' l'attuale modo di mangiare nei paesi industrializzati.
Nutrirsi seguendo un'alimentazione basata sui cibi vegetali è un modo facile
ed economico per porre fine alla crudeltà verso gli animali e per ripulire
l'ambiente. Come mai, allora, ci sono ancora così tanti progressisti che si
aggrappano ai loro chicken nuggets?
La relazione pubblicata questa settimana dai più famosi scienziati in materia
di clima non lascia dubbi: il problema del riscaldamento globale è in forte
crescita ed è principalmente causato dall'uomo. La relazione dell'ONU
pubblicata poco tempo dopo ha fatto notare un punto critico: "Il settore
dell'allevamento emerge come una delle 2-3 principali cause dei problemi
ambientali più gravi, su ogni scala, dal locale al globale". E tuttavia,
tantissimi ambientalisti continuano a mangiare carne. Perché?
Aiutare a risolvere il problema può essere molto più semplice ed economico che
andare a comprare una nuova auto ibrida (elettrica benzina). Possiamo fare una enorme differenza per
l'ambiente semplicemente con una dieta basata sui vegetali anziche' sui prodotti
animali. L'allevamento industriale inquina l'aria e l'acqua,
riduce le foreste pluviali, e causa il riscaldamento globale. E tuttavia per
alcuni ambientalisti l'idea di abbandonare la bistecca è dura da
mandar giù.
Così, ho pensato che avrei potuto discutere un po' delle principali
motivazioni che i miei amici carnivori adducono per difendere il loro consumo
di carne. Iniziamo con:
Alcuni erano spaventati dal passaggio ad una dieta vegetariana
Questo non ha senso. Metà degli americani muore di infarto o cancro e due
terzi sono sovrappeso. La American Dietetic Association dice che i vegetariani
hanno "probabilità più basse di morire di ischemia cardiaca; [...] livelli di
colesterolo più bassi, pressione più bassa, e minore incidenza di
ipertensione, diabete di tipo 2, e cancro alla prostata ed al colon". I
vegetariani, mediamente, hanno un terzo delle possibilità di essere in
sovrappeso rispetto a chi mangia carne.
Inoltre ho appena appreso dal brillante Dr. Andrew Weil che c'è qualcosa nella
carne che si chiama acido arachidonico, o AA, che è responsabile di molte
infiammazioni. L'AA è un acido grasso pro-infiammatorio. Il Dr. Weil mi ha
spiegato che "infarto e morbo di Alzheimer (oltre un gran numero di altre
malattie) iniziano come processi infiammatori. Lo stesso disequilibrio
ormonale che aumenta l'infiammazione aumenta anche la proliferazione delle
cellule ed il rischio di trasformazioni maligne". I medici stanno dimostrando
che le infiammazioni sono la chiave di molte malattie che ci colpiscono. Così,
quando mangi carne, ingerisci AA, che causa infiammazioni e scatena malattie.
Non importa che il pollo sia allevato all'aperto ed il manzo nutrito ad erba,
perché questo acido grasso è naturale e sempre presente nella carne.
Per quanto riguarda la mancanza di forza ed energia in una dieta vegetariana,
basti dire che alcuni degli atleti più riconosciuti al mondo sono vegetariani.
Qualche esempio: Carl Lewis (forse il più grande atleta olimpico di tutti i
tempi), Robert Parish (uno dei 50 grandi giocatori della storia dell'NBA),
Desmond Howard (vincitore del Trofeo Heisman e Super Bowl MVP, Most Valuable
Player), Bill Pearl (body builder professionista e 4 volte Mr. Universo), Jack
La Lanne (Mr. Fitness) e Chris Evert (campione del tennis). Gli atleti
vegetariani hanno il vantaggio di prendere tutte le proteine vegetali,
carboidrati complessi e fibra di cui hanno bisogno senza il colesterolo ed i
grassi animali che si trovano nella carne e che a causa della loro capacità di
ostruire le arterie li rallenterebbero. Infatti, Carl Lewis afferma: "il mio
anno migliore, per quanto riguarda le competizioni, fu il primo anno che
iniziai a seguire un'alimentazione vegan".
Qualcuno ha dichiarato che la foresta pluviale è stata disboscata per far
coltivare soia, non carne.
In realtà, la foresta pluviale è stata abbattuta soprattutto per creare
terreni di pascolo, però è vero, anche per coltivare soia – ma non per essere
destinata all'alimentazione umana. L'America e l'Europa non sono in grado di
coltivare il foraggio di cui hanno bisogno per provvedere alla loro dipendenza
dalla carne rimanendo nei loro territori, perciò l'industria agricola ha
cominciato ad abbattere la foresta pluviale. Chiedete ai membri di Greenpeace,
o di qualunque altra associazione ambientale, e vi diranno che la stragrande
maggioranza di soia (o di grano o di frumento, per quello che importa) è
utilizzata per nutrire gli animali negli allevamenti. Infatti, Greenpeace ha
recentemente esposto un enorme striscione sopra un campo di soia in Amazzonia,
che reca la scritta "KFC-Amazon Criminal", per evidenziare il fatto che molte
importanti società di pollame e altri tipi di carne, come la KFC (Kentucky
Fried Chicken) siano responsabili della distruzione dell'Amazzonia.
[NdT: peccato che Greenpeace mai e poi mai abbia sostenuto un'aliemtazione a
base evegtale, ne' abbia mei nemmeno informato sull'argomento]
Alcuni si domandano se lo stesso discorso valga per la carne da allevamento
biologico e kosher.
Purtroppo, la maggior parte delle società produttrici di carne, uova e
prodotti caseari, che vogliono far credere di essere ecologiche o "amiche
degli animali", mettendo sulle confezioni le immagini di allegri pollai, sono
sostanzialmente le stesse società che lavorano insieme agli allevamenti
intensivi, ma con consulenti pubblicitari migliori. Infatti, etichette quali
"Swine Welfare" e "UEP Certified" non sono altro che una tattica per tentare
di nascondere gli orribili maltrattamenti che avvengono nella produzione di questi
prodotti. Persino gli allevamenti "biologici" si stanno industrializzando in
un modo che scandalizza anche i giornalisti che si danno la pena di indagare.
Tristemente, "kosher" non significa nulla quando si ha a che fare con il modo
in cui vengono trattati gli animali negli allevamenti, inoltre, si è scoperto
che il più importante mattatoio kosher in Nord America maltrattava gli animali
in modo orrendo.
Dopo quanto è stato detto, è innegabile il fatto che i rari mangiatori di
carne che si limitano a consumare, nelle occasioni speciali, solo un pochino
di carne di animali allevati all'aperto e nutriti di erba, producono un
impatto senza dubbio minore sull'ambiente rispetto alla maggior parte degli
americani. Ma se considerate che nessun valido studio scientifico o medico
dimostra che mangiare animali sia salutare, tantomeno necessario, occorre
porsi delle domande sul perché gli ambientalisti insistano nel consumare
prodotti che sappiamo provenire da allevamenti intensivi ed inquinanti
(sebbene siano meno intensivi ed inquinanti di altre alternative simili, o
sebbene siano consumati con "moderazione"). Sarebbe un po' come guidare una
SUV che fa 6km con un litro, anziché 4, oppure guidare una SUV tre volte alla
settimana, anziché sette. Non c'è dubbio che sarebbe meglio per l'ambiente, ma
dal momento che esistono molti altri modi per spostarsi
da A a B, non c'è alcun bisogno di usare una SUV. Mangiare carne – qualsiasi
tipo di carne – è la stessa cosa: con tutte le opzioni vegetariane esistenti,
che sono senz'altro molto più rispettose dell'ambiente di qualsiasi prodotto
animale, semplicemente non ci sono giustificazioni per coloro che si
dichiarano ambientalisti – o contro la crudeltà – ma mangiano carne.
Alcune preoccupazioni riguardo i vegetariani "predicatori", "sputasentenze" o
"estremisti"
Alcuni ritengono che il vero motivo che spinge i vegetariani ad essere tali
sia il desiderio di essere estremi. Nonostante io non apprezzi per nulla i
messaggi radicali, la verità è che, qualche volta, è la sola cosa che ci
strappi dal nostro stato di apatia. Di sicuro la visione di uno di quei video
sui mattatoi ha funzionato con me – sicuramente non è stato piacevole, ma ha
catturato la mia attenzione.
La vera natura dei movimenti progressisti nel corso della storia è stata
quella di dire agli altri di smettere di fare qualcosa di nocivo o degradante
(es., usare gli esseri umani come schiavi, molestare sessualmente le donne,
costringere i bambini a lavorare nelle aziende che sfruttano la manodopera,
danneggiare l'ambiente, ecc.). Sì, gli abolizionisti, i suffragisti, le
femministe e gli attivisti per i diritti civili venivano chiamati estremisti,
e analogamente, alcuni vegetariani sono chiamati nello stesso modo. Ma forse
ciò accade solo perché il vegetarismo non è stato ancora accettato
culturalmente. Le vecchie abitudini – e l'appetito – sono dure a morire, e
solitamente si incontra molta opposizione di fronte a questo cambiamento. Sono
una ragazza del sud, e amavo i miei bastoncini di pollo fritti più di ogni
altra cosa. Non volevo rinunciare alle gioie dei barbecue domenicali e alle
scorpacciate di ali di pollo che facevo con i miei amici il venerdì notte. Lo
so; lo capisco.
Ciononostante, se vogliamo continuare ad evolverci – fisicamente,
emotivamente e spiritualmente – dobbiamo veramente essere consapevoli di come
le nostre scelte alimentari influiscano non solo sull'ambiente ma, cosa ancora
più importante, sulla salute (o sulla grande sofferenza) delle altre creature.
Quindi sì, da una parte il muoversi verso un'alimentazione basata sui vegetali
potrebbe sembrare una scelta estrema, perché la gente non ci è abituata. Ma
dall'altra parte, possiamo ancora permetterci i nostri barbecue (con gli
hamburger veegtali e i wurstel di soia) e sentirci in pace con noi stessi.
Sono davvero convinta che i vegetariani non dovrebbero alimentare stereotipi
ipocriti, penso che non dovremmo essere insistenti e pesanti, ovviamente, ma
penso anche che non ci sia bisogno di stare in silenzio; ciò che occorre è
semplicemente tanta pazienza e dignità.
Alcune persone hanno chiesto informazioni a proposito della carne nei paesi in
via di sviluppo, o per gli eschimesi o per gli Inuit.
Se state leggendo questo blog e siete Eschimesi, o vivete nel deserto
Sub-sahariano, non sto per dire che intendo privarvi del vostro pezzo di
carne; sarebbe davvero sciocco da parte mia affermare una cosa simile. Ma se
vivete in un paese industrializzato, dove quasi tutti gli animali vengono
nutriti con il foraggio coltivato appositamente, anziché essere lasciati liberi di pascolare, vivono
in allevamenti o viene loro data la caccia, anziché essere lasciati liberi di
vivere con le loro famiglie, e siete circondati da molte alternative
vegetariane, nel vostro caso allora non si può parlare di limitate fonti di
cibo.
Alcune persone sono preoccupate sulle possibili difficoltà che una dieta
vegetariana può presentare.
Essere vegetariani non rappresenta esattamente il sacrificio supremo – facendo
un giro su Internet si possono vedere foto di piatti vegetariani che vi
dimostreranno proprio il contrario. Il cibo vegetariano e vegan si può trovare
ovunque. La maggior parte dei, se
non tutti, più grandi supermercati vende latte di soia, sostituti della carne
(bocconcini di "pollo", "costolette" alla brace, hamburger, "wurstel" di soia,
ecc.), formaggi vegan, e gelato di soia. Se non riuscite a trovare quello che
cercate in un supermercato, nella maggior parte dei casi lo potete far
ordinare [NdT: in Italia oggi questi prodotti si trovano solo in alcuni
supermercati, non in tutti, ma comunque non sono prodotti necessari, perche'
la base dell'alimentazione vegan e' fatta di cereali e legumi, e questi prodotti
si consumano solitamente 1-2 volte la settimana e si trovano nei supermercati di alimentazione
naturale]. Molti ristoranti propongono delle alternative vegetali (specialmente
quelli Tailandesi, Indiani, Etiopi, Messicani e altri ristoranti etnici, che,
d'altra parte, sono i miei preferiti). È pur vero che alcuni vegetariani
preferiranno non mangiare il cibo che è stato cotto sulla stessa griglia in
cui è stata fatta cuocere della carne, ma personalmente non mi preoccupo di
questo (non causa un'ulteriore sofferenza animale o un danno ambientale).
Potete trovare ottime ricette vegetariane al sito www.VegCooking.com [NdT in Italia:
www.vegan3000.info e www.veganriot.it ]
Vorrei adesso accennare brevemente alle cinque affermazioni più comuni che
abbia sentito fare dai mangiatori di carne, riguardo al loro consumo di carne.
Numero cinque: "Gli esseri umani hanno sempre mangiato gli animali – è
naturale".
Prima di tutto, la nostra evoluzione verso la moralità è quasi interamente
caratterizzata dall'andare oltre la "legge del più forte". Potrebbe senz'altro
risultare "naturale" ai potenti dominare sui poveri, ma ciò non significa che
dobbiamo tollerarlo.
Poi, il corpo umano non ha bisogno di carne per essere in salute – piuttosto
il contrario. La carne degli animali è ricca di colesterolo e di grassi
saturi, che fanno male al nostro corpo. Potremmo aver avuto bisogno di
mangiare carne migliaia di anni fa, in tempo di carestia siamo stati
cacciatori, ma non ne abbiamo bisogno adesso e staremmo meglio senza. Date
un'occhiata a questo articolo del Dr. Milton Mills per avere maggiori
informazioni sui legami tra fisiologia umana e consumo di carne.
Quel che è peggio, la gente che fa affermazioni di questo tipo generalmente lo
fa per giustificare il proprio consumo della solita vecchia carne che proviene
dagli enormi, disumani allevamenti, dove gli animali sono ammassati in
capannoni sporchi o dentro gabbie e non sono liberi di fare nulla di ciò che
la loro natura richiederebbe – mai, in nessun caso (respirare aria fresca,
scaldarsi sotto il sole, fare bagni di terra, organizzarsi in ordini sociali,
ecc.). Alle galline ovaiole viene tagliato il becco, ai maialini viene
tagliata la coda, ecc. (per favore dedicate 10 minuti alla visione di questo
video Meet your meat). Mostra come il 99% dei
polli e dei tacchini, il 95% del maiali e delle uova, e quasi tutta
la carne di manzo e i prodotti caseari giungano sulle nostre tavole.
Infine, se vi preoccupate così tanto di essere "naturali", allora pensate per
un attimo al danno che state facendo al vostro ambiente naturale, mangiando
carne – ogni tipo di carne. In conclusione, secondo me, non abbiamo alcun
bisogno di mangiar carne, anzi vivremmo meglio senza e in più per soddisfare
la nostra golosità provochiamo agli animali enorme sofferenza.
Numero Quattro: "Gli animali non sono pari agli esseri umani, quindi non
dovremmo preoccuparci troppo di loro".
Spesso mi trovo in disaccordo con Peter Singer, professore di Princeton, ma in
questo caso non posso che dargli ragione. Il Dr. Singer scrive, "Quando i non
vegetariani dicono che 'i problemi degli esseri umani hanno la priorità', non
riesco a capire cosa esattamente essi stiano facendo per gli esseri umani che
li costringa a sostenere l'inutile, crudele sfruttamento degli allevamenti".
Che equivale a dire: Bene, non sprecare tempo per i problemi degli animali, ma
per favore non spingere gli altri ad abusare degli animali, cosa che fai
quando compri pollo, maiale o altri prodotti animali. E ricorda: una dieta
vegetariana è anche la dieta migliore per il pianeta, così mangia come se la
salute del pianeta dipendesse da questo, e, del resto, è proprio così.
Numero tre: "Ci sono stati molti carnivori brillanti, come Picasso e Mozart, e
certamente non possono essere stati nel torto."
Dubito fortemente che qualcuno possa insinuare che i vegetariani Steve Jobs,
Leonardo da Vinci, Pitagora, Albert Einstein, Leone Tolstoij o Mohandas Gandhi
siano stati geniali perché vegetariani, e non credo neanche che si possa
argomentare che i carnivori abbiano raggiunto grandi traguardi come risultato
della propria dieta. È interessante notare che molti studi mostrano come i
vegetariani siano più intelligenti dei carnivori, ma probabilmente non è un
fatto casuale; probabilmente la spiegazione è che le persone più sveglie
tendono ad interrogarsi più profondamente sulla realtà delle cose, da qui la
decisione di diventare vegetariani. Qui c'è uno studio del 2006 pubblicato sul
British Medical Journal che dimostra che i vegetariani sono più intelligenti
dei carnivori.
Numero due: "Qual è il confine? Dovremmo proteggere gli insetti? Qual è la
differenza tra l'uccidere piante ed uccidere animali? Sono tutti vivi".
Il teologo, creatore di Narnia, C.S. Lewis si è fortemente opposto alla
vivisezione adducendo motivazioni cristiane, ed ha fatto notare che quella
domanda è senza fondamento; chi la pone già conosce e comprende la differenza
tra piante ed animali. Ogni lettore proverà orrore nel pensare di dar fuoco ad
un gatto oppure colpire la testa di un cane con una mazza da baseball, perché
noi sappiamo che queste cose possono provocare dolore agli animali. Ma nessuno
di noi prova lo stesso orrore quando pensa di strappare l'erbaccia o di
falciare l'erba, perché sappiamo che l'erba non ha capacità di sentire dolore.
Polli, maiali, pesci e vitelli sentono tutti dolore nello stesso modo e con la
stessa intensità di un cane ed un gatto. Provate ad osservare il linguaggio
del loro corpo e del loro viso in questi video segreti; ascoltate il modo in
cui urlano. Ve lo assicuro, l'erba non soffre come queste povere creature.
Non sono così sicura per quanto riguarda gli insetti, anche se provo a
concedere il beneficio del dubbio, finché possibile. Sì, quando cammino per
strada, sono sicura di schiacciare scarafaggi. Ma il fatto che io non sia in
grado di fermare tutta la crudeltà, vuol dire che non dovrebbe importarmi nulla di
fermarne quanta possibile? No di certo. È un po' come dire che, dal momento che
guidi una macchina, allora non dovresti preoccuparti neppure di fare
riciclaggio.
E per finire, la giustificazione Numero 1 al consumo di carne: "La carne non
mi ucciderà, e mi piace".
Non c'è nessun dubbio sul fatto che questo sia il punto cruciale, l'unica
risposta veramente onesta a parer mio. Certamente, a meno che non ci si prenda
una grave intossicazione per un pollo poco cotto o ci si strozzi con un pezzo
di bistecca, la carne non ti ucciderà direttamente. Ma ci sono elevate
probabilità che mangiare carne possa ridurre la durata e la qualità della
vostra vita a lungo andare. La American Dietetic Association (il più
importante gruppo di ricercatori, dottori, ecc. nel campo della nutrizione)
dice che tra i vegetariani si riporta una minore incidenza di infarto, cancro,
diabete e obesità rispetto ai carnivori. Alcuni sostengono che per ogni studio
ce ne sia un altro che dimostra il contrario, ma non è così in questo caso. La
ricerca di un documento scientificamente valido o di prove mediche che
dimostrino il contrario vi darà filo da torcere. Davvero, anche se non avessi
avuto interesse per la sofferenza animale o per il degrado ambientale, sarei
diventata comunque vegetariana perché questa dieta è la migliore per la mia
salute. E come ho gia' fatto notare, mangiare carne comporta crudeltà verso gli
animali e un aumento del degrado ambientale, e tutto per una questione di
preferenza di gusto (che, comunque, può essere largamente soddisfatta dalle
gustose alternative vegetali disponibili)
Conclusioni:
Una cosa riguardo l'essere vegetariani che viene spesso ignorata è quanto
questa scelta possa rendere più coerenti. Personalmente, penso che l'integrità
delle proprie azioni richieda che, tra l'altre cose, cerchiamo di condurre una
vita che sia il più compassionevole e consapevole possibile. Per me questo
significa che se c'è qualcosa che non vorrei fare io personalmente, allora non
dovrei pagare qualcun altro perché la faccia al posto mio. Perciò, dal momento
che non infliggo personalmente sofferenza agli animali, né li uccido, allora
non sostengo neanche il mercato della carne, andando in una macelleria a
comprare questi poveri animali fatti a pezzi e incartati.
Siamo una nazione di amanti degli animali, e ci scandalizziamo quando sentiamo
casi di cani arsi vivi o abbandonati. Ma anche polli e maiali ed altri animali
meritano la nostra compassione, Sono tutti animali intelligenti che sentono
dolore e paura, anche se sono trattati orribilmente, e la cosa triste è che
non c'è nessuna legge a proteggerli. Se non credete alle mie parole guardate
il filmato Meet Your Meat e vedete con i vostri occhi quello che succede.
Ci opponiamo al lavoro minorile, e ci scandalizziamo quando pensiamo ai
bambini sfruttati nei paesi in via di sviluppo. Ma i macelli americani si
basano ugualmente sullo sfruttamento. Usano persone che lavorano illegalmente
che non possono difendersi per la paura di essere espulsi dal Paese. Le
condizioni in questi posti sono cosi' terribili che il ricambio annuale dei
lavoratori è altissimo. Date una occhiata al sito
di questa organizzazione per il lavoro per conoscere la loro lotta contro la
Smithfield Foods (il leader mondiale nella produzione di carne di pollo e
tacchino, proprietario del marchio Butterball).
Siamo ambientalisti e ci scandalizziamo vedendo un Hummer giallo canarino nel
parcheggio del supermercato. Ma senza considerare la quantità di benzina
consumate da un Hummer o la quantità di gas ad effetto serra che emette, se
mangiamo carne stiamo facendo una scelta consapevole ancora più inquinante.
Gli Americani e gli Europei mangiano carne perché lo vogliono, non perché ne
abbiano bisogno. E lo fanno a spese degli animali, delle persone e
dell'ambiente. Dovremmo davvero considerare un cambio di alimentazione.
[ NdT: Per qualche consiglio su come fare: www.vegfacile.info ] |
Traduzione a cura di Agire Ora AlterNet, "You Call Yourself a Progressive - But You Still Eat Meat?", di Kathy Freston, 14 marzo 2007 http://www.alternet.org/envirohealth/49188 |
Per il nostro
Emporio...
clicca!
Spazio autogestito Google