Legge bipartisan per vietare l'utilizzo degli animali nei circhi
Fino a 5 anni di carcere e multa da 150mila euro per chi viola le regole
«Da oltre un quarto di secolo lo spettacolo circense è messo sotto accusa dalla crescente sensibilità dei cittadini nei confronti dei diritti degli
animali», dice la deputata del Pdl Gabriella Giammanco, prima firmataria di una delle proposte di legge bipartisan per la graduale dismissione
dell’uso di animali da parte dei circhi.
«Una sensibilità - aggiunge Giammanco - divenuta ormai vera e propria acquisizione culturale che sta conducendo il circo italiano verso un
inesorabile declino, nonostante la stessa attività circense sia apprezzabile per i contenuti artistici rappresentati da clown, giocolieri, acrobati,
trapezisti e illusionisti. È l’uso degli animali, però, che l’ha confinato nel vicolo dell’anacronismo».
«Per la loro intera esistenza -prosegue la deputata Pdl- gli animali sono obbligati in angusti spazi, in molti casi con l’ausilio di mezzi coercitivi tipici
dei peggiori orrori della tortura, come le catene. D’altra parte, esistono vari esempi nel mondo di spettacoli circensi di grande prestigio e successo
che non utilizzano gli animali, primo fra tutti il Cirque du soleil. Il circo senza animali non solo è possibile ma è necessario per recuperare un
rapporto tra uomo e natura, tra bambini e animali. Non è un caso che l’Italia abbia il più alto numero di condanne per i circhi tra i Paesi dell’Ue».
Fino a 5 anni di carcere e multa da 150mila euro
Vietare l’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi equiparerebbe la legislazione italiana a quella di altri quindici Paesi europei che hanno
proibito, del tutto o parzialmente, l’esibizione di circhi con animali. Questo, tuttavia, non basta a convincere chi lavora nel circo sull’opportunità di
rinunciare all’apporto di tigri, leoni, elefanti e cavalli.
Roger Falk, il più giovane domatore d’Europa, difende senza riserve la sua professione: «la mia famiglia lavora nel circo da sette generazioni. Gli
elefanti e le tigri sono i miei animali di compagnia. Sono nati in cattività e conoscono solo questo. Siamo sempre con loro, hanno bisogno del
contatto umano. È bene che vi siano controlli ancora più severi per la tutela di questi animali. Ma senza di loro il circo muore».
Parole che comunque non faranno cambiare idea ai parlamentari che hanno sottoscritto le proposte di legge per vietare l’uso degli animali nel circo.
Proposte che stabiliscono non solo che i finanziamenti del Fus vadano solo ai circhi che rinunciano agli animali, ma che prevedono anche sanzioni
pesanti per chi dovesse violare le nuove regole, con multe che possono arrivare a 150mila euro e con la reclusione fino a 5 anni, oltre alla
sospensione dell’autorizzazione agli spettacoli circensi per quindici mesi.
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