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[Data: 06/10/2009] [Categorie: Sostenibilità ] [Fonte: wwf] |
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Un budget mondiale del carbonio Fino al 2050 ci restano 970 miliardi di tonnellate di CO2 da utilizzare, afferma il nuovo rapporto WWF ..che stabilisca la quantità di emissioni tollerabili dal pianeta in quel lasso di tempo, può prevenire cambiamenti climatici pericolosi e mantenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2 gradi Celsius. E’ quanto afferma il nuovo rapporto WWF “Suddividere gli sforzi per un budget globale del carbonio”, basato su ricerche, calcoli e analisi di ECOFYS, che indica anche diversi modi per diminuire le emissioni globali di almeno l’80% entro il 2050 e del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. “Se si vogliono evitare le peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici, i governi devono applicare misure più rigide per rispettare un budget globale di carbonio, rigoroso e a lungo termine - ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del WWF Italia - Se i governi ‘allentano’ le regole secondo cui distribuiscono le emissioni, finiremo in un caos climatico. A livello planetario non esiste compensazione, abbiamo un solo pianeta e una sola atmosfera, e bisogna ragionare su un solo budget di emissioni. Un budget globale del carbonio, insomma, equivale a un vero e proprio tetto mondiale per le emissioni”. Secondo le analisi del dossier WWF-Ecofys, il budget globale del carbonio per il periodo 1990-2050 - ovvero la quantità di emissioni globali che il Pianeta può tollerare in questi sessant’anni – è pari a circa 1600 miliardi di tonnellate di Co2 equivalenti. Ma poiché il mondo ne ha già emesse una buona parte, il budget da oggi al 2050 si è ridotto a 970 miliardi di tonnellate di Co2 equivalenti, esclusi i cambiamenti di uso del territorio (deforestazione, cementificazione ecc.). Il rapporto valuta diversi modi per ridurre le emissioni, tutti in linea con il budget, e descrive tre metodologie diverse per distribuire pesi e benefici di un Budget Globale del Carbonio in maniera giusta ed equa: Ma dato che non potranno tagliare le proprie emissioni nazionali più del 100%, per raggiungere il proprio obiettivo dovranno finanziare la riduzione delle emissioni in altri Paesi. Mentre il metodo dei Greenhouse Development Rights consente, almeno per il periodo iniziale, un aumento delle emissioni per la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo, gli altri due metodi lasciano meno spazio all’aumento delle emissioni. Secondo la Contraction and Convergence (C&C) e il Common but Differentiated Convergence (CDC), alla Cina, per esempio, sarebbe richiesta una riduzione del 70% entro il 2050 rispetto al 1990, mentre l’India dovrebbe ridurre le proprie emissioni dal 2 al 7% entro lo stesso periodo. Secondo il metodo dei Greenhouse Development Rights, ai Paesi più poveri sarebbe consentito di continuare ad aumentare le proprie emissioni fino almeno al 2050, mentre secondo le altre due opzioni dovrebbero ridurle dopo il 2025. |
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